Stefania Signore con i suoi bambini
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CZ) – Inizierà il 14 febbraio 2022 il processo per le cinque persone coinvolte a vario titolo nella tragedia del 4 ottobre 2018 quando Stefania Signore e i due figlioletti Cristian e Nicolò, di 2 e 7 anni, furono travolti da un’ondata di fango e detriti sulla strada provinciale nei pressi di San Pietro Lametino.
Il gip del Tribunale di Lamezia, Francesco De Nino, ha infatti rinviato a giudizio – su richiesta del pm Emanuela Costa – Antonio Condello, 51 anni di Curinga, imprenditore agricolo; Floriano Siniscalco, 51 anni di Girifalco, dirigente della Provincia di Catanzaro; Francesco Paone, 61 anni di Lamezia Terme, Giovanni Antonio Lento, 61 anni di Lamezia Terme e Cesarino Pascuzzo, 63 anni di Lamezia Terme, tutti e tre dipendenti della Provincia di Catanzaro.
Antonio Condello, proprietario del fondo nonché titolare dell’azienda agricola, è accusato di aver scaricato detriti, fango e acqua meteorica sulla strada provinciale 113; Siniscalco e Paone, dirigenti del settore Trasporti e Viabilità della Provincia, non avrebbero messo in atto tutte le opere che avrebbero potuto evitare gli sversamenti di acqua e fango lungo la provinciale e non avrebbero segnalato ai competenti organi di polizia di verificare se gli interventi straordinari effettuati negli anni 1999 e 2006 avessero risolto i problemi; Giovanni Antonio Lento e Cesarino Pascuzzo, della vigilanza stradale, non avrebbero mai informato i loro responsabili del persistere della problematica dello sversamento di acque meteoriche e detriti dai terreni limitrofi alla provinciale. All’udienza preliminare si sono costituiti parte civile i familiari di Stefania Signore.
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