Un incendio al campo rom di Scordovillo
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CZ) – La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta, allo stato contro ignoti, sui fumi tossici dal campo rom nominando un consulente, il geologo Giovanni Balestri, che entro 30 giorni dovrà depositare una relazione tecnica sull’incendio che ha causato fumi nocivi partito il 14 luglio scorso dal campo rom di Scordovillo.
Come si ricorderà, la colonna di fumo nero ha creato disagi anche al vicino ospedale. Su quanto accaduto, dunque, il sostituto procuratore Marica Brucci ha disposto accertamenti tecnici irripetibili.
A seguito dell’incendio, l’ennesimo, è nato il gruppo social “Class action fumi tossici Lamezia Terme” che ha raccolto 5mila adesioni nel giro di pochi giorni.
Il gruppo ha organizzato per oggi un sit-in davanti al Comune di Lamezia ancora in corso con la presenza di circa 200 persone. Al Comune si chiede un presidio dell’area di Scordovillo, nonché la bonifica e lo smantellamento del campo rom. Una questione atavica che ormai non trova soluzione da circa 40 anni.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA