L'azienda Argento trasporti a Lamezia Terme
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME – Il Riesame annulla la misura cautelare del sequestro di 3,5 milioni di euro per 6 imprenditori.
Il Tribunale del riesame di Catanzaro, presieduto da Michele Cappai, a latere Gabriella Pede e Sara Mazzotta, accogliendo la richiesta di riesame presentata dagli avvocati Luigi Panella, Franco Giampà e Francesco Iacopino nell’interesse di Francesco Argento, Michelino Argento, Giuseppe Argento, Maria Dina Argento, Alfredo Argento, Michele Argento, nonché la richiesta di riesame presentata dall’avvocato Maria Jiritano nell’interesse della F.M.A. Logistica e Trasporti e della A.G.M. Trasporti ed Ecologia, ha annullato il decreto di sequestro preventivo di circa 3,5 milioni di euro e il decreto applicativo della misura del controllo giudiziario delle aziende, entrambi disposti dal gip di Lamezia Terme nell’ambito dell’operazione “Sheffield”.
In particolare, Il Collegio ha ritenuto, dunque, non sussistente il fumus del reato di impiego di manodopera in condizioni di sfruttamento degli oltre settanta dipendenti, per lo più autisti, e di approfittamento del loro stato di bisogno, disponendo la cessazione del controllo giudiziario e la restituzione di tutte le somme sottoposte a sequestro.
Nell’operazione “Sheffield”, portata a termine dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia, sarebbe emerso che a circa 70 dipendenti sarebbero state corrisposte retribuzioni in modo palesemente difforme dal contratto collettivo nazionale e, comunque, assai inferiori rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato, portando alla fine (su ordinanza firmata dal gip Emma Sonni) al sequestro preventivo di somme per circa 3,5 milioni di euro e il divieto di esercitare attività d’impresa per gli amministratori (tutti componenti dello stesso nucleo familiare Argento) delle società (Fma logistica e trasporti e la Gm trasporti e ecologia con sedi operative nell’area industriale di Lamezia) accusate di aver sfruttato i dipendenti (autisti di autotreni).
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