Il procuratore Nicola Gratteri
1 minuto per la letturaCATANZARO – La Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Calabria in questa seconda fare si pandemia da coronavirus. I dossier sulla scrivania di Nicola Gratteri sono tanti, numerosissime ad oggi le denunce, esposti presentati non solo in queste ultime settimane.
Al centro ovviamente c’è l’intero sistema sanitario della Calabria e i suoi palesi limiti gestionali. Due giorni fa anche Cgil, Cisl e Uil si sono presentati negli uffici di Catanzaro con una corposissima e circostanziata relazione degli ultimi mesi di emergenza.
L’indagine è stata affidata alla Guardia di Finanza di Catanzaro e tutto allo stato attuale è in fase embrionale. Molti i punti che molto probabilmente confluiranno all’interno dell’inchiesta: dalla gestione dei tamponi a quello dei finanziamenti per il potenziamento dei posti letto e della rete di assistenza territoriale. Ma ci sarà da chiarire anche le responsabilità nella catena di comando a partire dalla struttura commissariale fino a pochi giorni fa guidata dal commissario Cotticelli.
L’ultima denuncia presentata è quella del Movimento civico Noi riguardo «le gravissime e palesi violazioni operate nei confronti dei cittadini calabresi dal Commissario regionale Cotticelli e da tutti coloro i quali nella sua struttura e in quella politica, hanno impedito alla sanità calabrese di organizzare i percorsi Covid negli Ospedali e la conseguente disposizione dei posti letti che si sarebbe dovuta concludere entro il tre di novembre».
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