Marco Gallo accompagnato in tribunale
2 minuti per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Il gip di Catanzaro, Pietro Carè, ha fissato per il 19 febbraio prossimo l’udienza preliminare nei confronti di Marco Gallo, 34 anni, ritenuto il killer dell’avvocato Francesco Pagliuso ucciso nella tarda serata del 9 agosto scorso (di recente è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere Luciano Scalise, ritenuto il mandante).
Il pm Elio Romano ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per Gallo (nell’operazione Reventinum gli è stata anche contestata l’associazione mafiosa) che da luglio 2017 è in carcere con l’accusa di essere il killer degli omicidi di Gregorio Mezzatesta – il dipendente delle Ferrovie della Calabria ucciso a Catanzaro la mattina del 24 giugno 2017 – e di Francesco Berlingieri, il fruttivendolo freddato dinanzi il suo negozio a Lamezia Terme nel gennaio dello stesso anno.
LA NUOVA OPERAZIONE PER IL MANDANTE DELL’OMICIDIO
A marzo 2018, inoltre, per Marco Gallo è giunta un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere poichè è ritenuto l’esecutore materiale anche di un terzo omicidio. Quello dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso, ucciso a colpi di pistola la sera del 9 agosto 2016, mentre si trovava a bordo della sua auto appena parcheggiata nel giardino della sua abitazione lametina.
LEGGI I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE REVENTINUM
I carabinieri hanno lavorato per oltre un anno alla soluzione del caso che ha trovato diverse analogie con gli altri due omicidi per i quali Gallo si trova già in carcere, grazie ai quali si è arrivati a dare un volto ed un nome al “podista” in maglietta e calzoncini che si aggirava nelle sere precedenti all’omicidio Pagliuso in orari improbabili attorno alla villa di Pagliuso, e che da subito aveva colto l’attenzione dei carabinieri che hanno passato al setaccio migliaia di ore di immagini estrapolate dalle centinaia di videocamere di sorveglianza pubbliche e private sparse lungo il perimetro circostante l’abitazione del penalista.
E’ stata poi la telecamera di un bar di via Marconi (a circa 50 metri dall’abitazione dell’avvocato) a riprendere il podista che si aggirava nei pressi dell’abitazione dell’avvocato Pagliuso in orari inusuali (anche alle 2 di notte), fingendo di fare corsetta ed esercizi fisici, sia nelle sere del 7 e 8 agosto che la sera del delitto. In quelle stesse circostanze era presente anche l’autovettura di Gallo (una Bmw station wagon) ritenuto un killer insospettabile, e senza neanche una multa a suo carico.
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