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Il commissariato di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – La polizia di Stato ha eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di un presunto boss della ‘ndrangheta, Francesco Iannazzo, di 63 anni, appartenente alla cosca federata di ‘ndrangheta Iannazzo-Cannizzaro-Daponte, coinvolto nell’operazione denominata “Andromeda” che nel 2015, sotto le direttive della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, portò all’arresto di 45 persone.

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Il provvedimento a carico di Iannazzo, eseguito dalla Squadra mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme, dispone il ripristino per il presunto boss della custodia cautelare in carcere dopo che il Tribunale della libertà aveva accolto un ricorso presentato dai difensori dello stesso Iannazzo per la revoca della misura cautelare.

Dopo che la Corte di Cassazione ha esaminato favorevolmente il ricorso presentato dal Pubblico ministero della Dda Elio Romano, disponendo una nuova pronuncia da parte dei giudici del riesame, il Tribunale della libertà, contrariamente a quanto era stato deciso in precedenza da una diversa sezione del collegio, ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dai difensori di Iannazzo.

Da qui il provvedimento di ripristino della custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto boss che è stato eseguito oggi.

Nel processo scaturito dall’operazione “Andromeda”, nel frattempo conclusosi ed in cui era imputato di associazione per delinquere di tipo mafioso, Francesco Iannazzo è stato condannato 12 anni di reclusione (LEGGI LA NOTIZIA). 

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