Il tribunale di Lamezia Terme
1 minuto per la letturaCATANZARO – Richieste pesanti quelle avanzate dal pubblico ministero distrettuale antimafia di Catanzaro Elio Romano nei confronti di 6 persone accusate a vario titolo di voto di scambio.
In particolare, Romano ha chiesto di condannare tutti gli imputati con pene che vanno da un massimo di quattro anni di carcere a un minimo di un anno e quattro mesi nell’ambito del processo con il rito abbreviato a sei persone per il presunto voto di scambio nelle elezioni regionali del 2005 tra un’imprenditrice catanzarese ed esponenti della criminalità organizzata lametina.
Il magistrato ha chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi per Angela De Feo che, secondo l’accusa, in qualità di candidata del Nuovo Psi, avrebbe avvicinato, avvalendosi dell’intermediazione di Romolo Villirillo – per il quale sono stati chiesti 4 anni di reclusione – indicato come gregario della cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri di Cutro, esponenti di spicco del clan Giampà di Lamezia Terme perché gli procurassero voti a fronte della elargizione di 50mila euro.
Tuttavia, secondo le indagini, l’intervento della cosca non si rivelò sufficiente a determinare il successo elettorale della De Feo cosicché la stessa si sarebbe rivolta, per chiedere la restituzione della somma, ancora una volta a Villirillo che, direttamente o tramite propri sodali, avrebbe interessato esponenti di spicco della ‘ndrangheta lametina, contattati anche in ambito carcerario. Si tornerà in aula il prossimo 19 gennaio.
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