Pasqualino Ruberto
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME – Tornano in libertà Pasqualino Ruberto, ex presidente della fondazione “Calabria Etica”, e Vincenzo Caserta, ex direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria.
Per i due il giudice per le indagini preliminari Barbara Saccà ha revocato gli arresti domiciliari.
I due erano finiti in carcere il 2 febbraio scorso (LEGGI LA NOTIZIA) e poi agli arresti domiciliari il 15 febbraio scorso (LEGGI LA NOTIZIA) su decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione “Robin Hood” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
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Ruberto è tornato in libertà su decisione del gip che ha accolto la richiesta dell’avvocato Mario Murone per cessazione delle esigenze cautelari, mentre per scadenza dei termini di custodia cautelare è tornato in libertà anche Caserta, difeso dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Francesco Iacopino. Ruberto e Caserta erano stati arrestati, insieme ad altre sette persone, tra cui il consigliere regionale Nazzareno Salerno, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare per la presunta distrazione di fondi comunitari destinati alle famiglie indigenti. Ruberto e Caserta, accusati di abuso d’ufficio e turbativa d’asta (per Caserta anche l’accusa di falso) avrebbero fatto parte di un “Comitato d’affari” unitamente all’ex assessore regionale al Lavoro e consigliere regionale di Forza Italia, Nazzareno Salerno (poi sospeso dopo l’arresto) che avrebbe dirottato i fondi del credito sociale, di cui una parte ( più di 200 mila euro) sarebbero finiti su un conto corrente intestato a Salerno.
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