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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – La Corte federale d’appello ha accolto il ricorso del procuratore federale avverso la declaratoria di improcedibilità del deferimento nei confronti di sette indagati e tre società di Eccellenza calabrese e, per l’effetto, annulla la decisione impugnata, rinviando al Tribunale territoriale presso il Comitato regionale Calabria della Figc per il relativo esame di merito. Il giudizio sportivo di secondo grado, dunque, rimette in discussione il procedimento sportivo relativamente al filone calabrese dell’inchiesta sul calcioscommesse “Dirty soccer”.

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 Per cui ora il Tribunale federale territoriale, dovrà nuovamente pronunciarsi dopo che a ottobre scorso aveva infatti dichiarato l’improcedibilità del deferimento nei confronti di Riccardo Petrucci, Salvatore Calidonna, Antonio Mazzei, Francesco Piemontese, Rosario Salerno, Alessio Galantucci, Giuseppe Carbone e le società Sambiase, Castrovillari, Palmese e Scalea. «L’improcedibilità del deferimento – si leggeva nel provvedimento di ottobre scorso del Tribunale federale territoriale – per avere la Procura Federale esercitato l’azione disciplinare successivamente al termine di giorni trenta dalla scadenza del termine per l’audizione o per la presentazione di memorie».

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 La Procura federale fece poi ricorso che ora è stato accolto dalla Corte federale d’appello per cui si dovrà rifare il processo. Pesanti erano state le richieste della Procura federale: inibizione di 4 anni e 6 mesi e 70 mila euro di multa per Riccardo Petrucci (ex allenatore del Sambiase), 5 anni di inibizione e 80 mila euro di multa per Salvatore Calidonna (ex direttore generale del Sambiase), inibizione di 4 anni e 60 mila euro di multa per Antonio Mazzei (ex dirigente Palmese), 3 anni di inibizione e 60 mila euro di multa per Francesco Piemontese (ex calciatore Palmese), inibizione di 3 mesi e 60 mila euro di multa per Rosario Salerno (ex allenatore Palmese), 3 anni di inibizione e 60 mila euro di multa per Alessio Galantucci (ex calciatore Castrovillari), inibizione di 5 anni e 70 mila euro di multa per Giuseppe Carbone, presidente della Palmese per la quale era stata chiesta l’esclusione dal campionato in corso e 4 punti di penalizzazione per il Sambiase, 1 per lo Scalea e 3 per il Castrovillari.

Le indagini fanno riferimento alle gare del 29 marzo 2015 Scalea – Castrovillari (finita 3-0) e Palmese – Paolana (terminata 4-3). Tutti risultati “pilotati” – secondo le accuse – per favorire la salvezza del Sambiase.

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