Giuseppe Gentile
1 minuto per la letturaCATANZARO – I sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro Domenico Guarascio e Fabiana Rapino hanno chiesto il rinvio a giudizio per nove dei dieci indagati nell’inchiesta sulle presunte irregolarità nel bando della Regione Calabria per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale. Tra loro figura l’attuale vice presidente del Consiglio regionale ed ex assessore nella precedente Giunta di centrodestra Giuseppe Gentile. (LEGGI LA NOTIZIA DELL’INDAGINE)
Durante l’udienza preliminare davanti al giudice per l’udienza preliminare, i pubblici ministeri hanno avanzato anche la richiesta di non luogo a procedere per il dirigente regionale Domenico Pallaria. L’udienza proseguirà il prossimo 22 luglio.
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Rischiano il processo, oltre a Gentile, i dirigenti regionali Giovanni Laganà, Antonio Capristo e Filippo Arillotta, gli imprenditori edili William Grimoli, Giovanni Pianini, Fiore Cava, Antonio Tallarico e Bina Sprovieri.
Gli indagati devono rispondere delle ipotesi di abuso d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. L’indagine ruota attorno all’annullamento del bando per l’edilizia sociale avvenuto nel 2010, all’indomani dell’elezione del nuovo presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, quando la graduatoria dei beneficiari era già stata pubblicata. La seconda selezione, decisa dalla nuova giunta, modificò sostanzialmente l’esito del primo bando. Una delle ditte escluse presentò quindi denuncia alla Procura catanzarese che aprì un fascicolo per verificare eventuali illeciti.
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