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Il gip di Lamezia Terme toglie il Banshee dalla disponibilità dei fratelli Trovato, ritenuti vicini alla cosca Giampà

LAMEZIA TERME (CZ) – Il locale era intestato alla madre, di fatto però sarebbe di proprietà di quattro fratelli, già condannati per traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e delitti contro il patrimonio. Gli stessi, più volte, sono stati coinvolti in operazioni di polizia in materia di criminalità organizzata che hanno interessato la piana lametina. Uno dei fratelli, Franco Trovato, è stato condannato a dicembre scorso a 12 anni nel processo “Perseo” contro la cosca Giampà. E per eludere – secondo le accuse – la sottrazione da parte dell’autorità giudiziaria del Banshee, rinomato locale della movida giovanile lametina di piazza mercato vecchio, i fratelli Franco, Luigi, Alessandro e Luciano Trovato, avrebbero fittiziamente intestato la fiorente attività economica alla madre.

E così il Gico della Guardia di finanza di Catanzaro e il Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme, ha posto sotto sequestro preventivo il noto locale su disposizione del gip di Lamezia, Francesco Aragona, che ha accolto la richiesta del locale del pm Marta Agostini.

Dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle sarebbe emerso che gli indagati, al fine di eludere le disposizioni normative in materia di misura di prevenzione ed evitare, pertanto, la sottrazione del bene da parte dell’autorità giudiziaria, di fatto gestivano il locale da febbraio del 2013 e ciò sarebbe stato accertato tramite diversi elementi, tra cui diverse fatture di fornitori intestati a uno dei fratelli, incastrati anche una serie di foto postate su Facebook in cui si vede anche uno dei fratelli dietro il bancone del locale.

L’attività del Banshee comunque proseguirà visto che la Procura ha nominato un amministratore giudiziario.

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