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LAMEZIA TERME – Dopo quattro mesi torna in libertà l’imprenditore lametino Francesco Perri, che era stato arrestato lo scorso 16 maggio nell’ambito dell’operazione “Andromeda” della Dda di Catanzaro contro i clan Iannazzo – Daponte – Cannizzaro, con l’accusa di associazione di stampo mafioso e altri reati.
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Il gip Domenico Commodaro ha infatti revocato gli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore accogliendo l’istanza dei difensori di fiducia di Perri, gl avvocati Francesco Pagliuso e Bernardo Marasco. Perri prima era finito in carcere e successivamente il Tribunale della Libertà di Catanzaro gli aveva concesso i domiciliari.
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RIGUARDANTE L’OPERAZIONE ANDROMEDA
Il Riesame, dopo aver esaminato la corposa documentazione e le indagini difensive prodotte dalla difesa, aveva già escluso l’accusa di associazione di stampo mafioso derubricando l’accusa in concorso esterno e concesso al Perri gli arresti domiciliari. Peraltro, Perri, poco dopo aver ottenuto i domiciliari, è stato ritenuto meritevole di ulteriore credito fiduciario avendo anche ottenuto l’autorizzazione, da parte del gip di Catanzaro, a svolgere attività lavorativa presso il Centro Commerciale Due Mari.
Ora, a seguito dell’istanza di revoca della misura cautelare proposta dagli avvocati Pagliuso e Marasco, il gip ha revocato la misura in atto nei confronti di Perri ritenendo, da un lato, evidentemente ridimensionato il quadro indiziario a carico di Perri e, dall’altro, «progressivamente affievolite le esigenze cautelari» anche in considerazione della «irreprensibile condotta mantenuta durante il periodo di custodia cautelare».
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