Mimmo Barile
2 minuti per la letturaCATANZARO – L’inchiesta sull’ammanco da 500 mila euro nelle casse della Field arriva al capolinea. E l’ex presidente della “Fondazione innovazione emersione locale disegno del territorio”, Domenico Barile, finisce agli arresti domiciliari. Peculato l’accusa ribadita dal sostituto procuratore, Paolo Petrolo, a carico dell’indagato, sulla scia delle indagini portate avanti dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro spediti ancora una volta dal magistratro a setacciare ogni angolo degli uffici amministrazione delle strutture rientranti nella sfera giuridica di Barile (Nord hotel srl di Rende commercialmente chiamato Hotel Mercure e Hotel Centrale di Cosenza) e della sua stessa abitazione, oltre che di quella di tutte le persone “che – si legge nel provvedimento – per il loro atteggiamento o per i loro rapporti con l’indagato potrebbero far nascere il sospetto di occultare sulla loro persona tutti o parte dei beni ricercandi”.
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SUL CASO DEL BUCO NELLE CASSE DELLA FIELD
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