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LAMEZIA TERME – Le accuse della Dda di Catanzaro hanno retto davanti al Tribunale della Libertà, ma non per l’assicuratore Francesco Mascaro e per il perito Renato Rotundo, fra i 66 arrestati nell’ambito dell’operazione “Perseo” scattata il 26 luglio scorso contro il clan Giampà.
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SULL’OPERAZIONE PERSEO
Solo per Mascaro e Rotundo infatti il Riesame ha disposto la scarcerazione. L’assicuratore della Zurich di Lamezia Terme, Francesco Mascaro, insieme al perito della compagnia Renato Rotundo, erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa aggravata in quanto, nella loro qualità di agente assicurativo (Mascaro) e di perito (Rotundo) avrebbero favorito la cosca Giampà nei sinistri falsi, la quale reimpiegava i proventi delle truffe assicurative per l’esigenze della cosca (armi,droga,omicidi). Grazie alle loro compiacenze – secondo le accuse – agli esponenti del clan venivano liquidate somme provenienti da incidenti falsi. Il sistema truffaldino delle assicurazioni infatti è uno degli spaccati più corposi dell’inchiesta “Perseo”.
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