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Il grafico (fonte ministero dell’Interno) sulla mappa dei Comuni che nel 2022 erano commissariati per infiltrazioni mafiose

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Permane il primato calabrese per enti sciolti per mafia: la relazione del ministro Piantedosi sulle commissioni straordinarie

CATANZARO – Si conferma il primato calabrese per i Comuni sciolti per infiltrazioni e condizionamenti mafiosi. Lo si evince dalla relazione del ministro Piantedosi sull’attività delle Commissioni per la gestione straordinaria degli enti. Se, infatti, gli scioglimenti di consigli comunali disposti nel 2022 sono stati 11, di cui 4 in Campania, 3 in Calabria, 2 nel Lazio e 2 in Puglia, le gestioni straordinarie nel periodo in esame riguardavano complessivamente 36 Comuni di cui 11 in Calabria, 8 in Campania, 7 in Sicilia, 7 in Puglia, 2 nel Lazio, 1 in Valle D’Aosta.

In particolare, i Comuni sciolti nel 2022 in Calabria sono stati quelli di Portigliola e Cosoleto in provincia di Reggio e di Soriano Calabro in provincia di Vibo Valentia. Ma bisogna considerare che lo scioglimento dei due Comuni laziali di Anzio e Nettuno è riconducibile agli esiti di un’operazione di polizia giudiziaria che avrebbe accertato infiltrazioni della ‘ndrangheta, e in particolare di cellule distaccate delle cosche di S. Cristina d’Aspromonte e Guardavalle. Quindi, la Calabria c’entra sempre.

LA CONNIVENZA TRA GLI ENTI SCIOLTI PER MAFIA E CRIMINALITA’

L’azione avviata dagli organi commissariali è stata principalmente indirizzata al «ripristino di una sana gestione amministrativa e finanziaria degli enti commissariati», è detto nel dossier; le diffuse irregolarità riscontrate hanno messo in luce una «generale compromissione dell’azione amministrativa che si è discostata sempre più dai principi di legalità e di trasparenza, riflettendosi poi sulla regolarità e sull’efficienza dei servizi destinati alla cittadinanza».

Negli enti sciolti per infiltrazione o condizionamento della criminalità organizzata è quasi sempre rilevata una «diffusa trascuratezza nella tutela dell’interesse pubblico, attribuibile in parte all’operato dell’apparato burocratico ma anche, e soprattutto, alla carenza di un’adeguata ed efficiente direzione politico-amministrativa nonché al mancato esercizio delle funzioni di controllo, riscontrando in alcuni casi una vera e propria connivenza degli organi politici che hanno lasciato, consapevolmente, spazi di operatività alle locali organizzazioni criminali».

Le commissioni, che hanno amministrato una popolazione complessiva di 747.159 abitanti, hanno generalmente modificato l’organizzazione dell’apparato amministrativo volta a migliorare i servizi offerti alla cittadinanza e ad assicurare una corretta gestione della finanza locale. Spesso sono stati necessari anche interventi nel settore economico-finanziario, essendo state rilevate «situazioni di dissesto o pre-dissesto finanziario, in atto o pregressi che, nella quasi totalità dei casi, sono stati causati dalla generale mala gestio».

LA MAPPA DEGLI ENTI SCIOLTI PER MAFIA

I Comuni in gestione commissariale nel 2022 appartengono a diverse fasce demografiche: si va dai 147.036 abitanti di Foggia – unico Comune capoluogo di provincia al momento sciolto – ai 916 abitanti di Cosoleto. Gli enti sono distribuiti soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale, in particolare in Calabria, Campania e Puglia, ma il fenomeno riguarda la quasi totalità delle regioni italiane, come è dimostrato dallo scioglimento nel 2022 dei due Comuni laziali e nel 2020 del Comune di Saint-Pierre, primo Comune in Valle D’Aosta ad essere sciolto ai sensi dell’art. 143 Tuoel.

Precedenti commissariamenti hanno riguardato altre regioni dell’Italia settentrionale quali il Piemonte con i Comuni, tutti in provincia di Torino, di Bardonecchia (nel 1995), Leinì (nel 2012) e Rivarolo Canavese (nel 2012); la Lombardia con il Comune di Sedriano (nel 2013) in provincia di Milano; la Liguria con il Comune di Lavagna (nel 2017) in provincia di Genova e l’Emilia Romagna con il comune di Brescello (nel 2016) in provincia di Reggio Emilia.

Il CASO ROSARNO

Tra le gestioni più significative viene annoverata quella di Rosarno dove, nel 2022, la Commissione straordinaria ha continuato a monitorare la macchina amministrativa, le modalità di gestione dei procedimenti e i modus operandi dei dipendenti intervenendo sui procedimenti ritenuti maggiormente carenti (trasparenza del protocollo, rispetto della normativa antimafia, abusivismo edilizio, riscossione tributi) e favorendo la rotazione e la diversa collocazione di alcuni dipendenti.

Particolare attenzione è stata rivolta ai procedimenti di gestione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. I controlli hanno consentito di accertare due occupazioni abusive (dei 53 beni assegnati), il mancato utilizzo di un bene affidato ad una cooperativa sociale, per il quale è stato avviato il procedimento di decadenza. Inoltre, la commissione straordinaria ha approvato un nuovo regolamento per l’acquisizione, la destinazione e l’utilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, propedeutico all’emanazione di un avviso pubblico per la concessione in gestione dei beni.

Un’altra importante iniziativa è stata la partecipazione del Comune di Rosarno alla progettazione con fondi Pnrr per la valorizzazione di alcuni beni confiscati che ha consentito all’ente di accedere a un finanziamento di 3.385.000 euro. Altro macro procedimento è stato quello relativo al Piano strutturale associato (PSA), oggetto di attenzione anche da parte della commissione d’indagine per la modifica della destinazione urbanistica di una vasta area del territorio comunale che nel preliminare del 2015 era destinata a parco agricolo.

Ritenendo del tutto ingiustificate le modifiche apportate al documento preliminare PSA del 2015, la Commissione le ha annullate e ha inviato gli atti alla Procura di Palmi. Tra le opere pubbliche incomplete, c’era la costruzione di alloggi destinati a emergenza abitativa per i migranti. L’azione della commissione è stata rivolta, quindi, a «stabilire un contatto» con i migranti residenti nel campo container nella località Testa dell’Acqua, tramite visite settimanali dell’équipe multidisciplinare del Comune e della polizia locale; inoltre, sono stati realizzati tre moduli abitativi dotati di foresteria in sostituzione degli alloggi precari.

TENTACOLI SUL LAZIO

Particolarmente pressante è risultato il condizionamento della ‘ndrangheta alle elezioni amministrative del 2018 ad Anzio, dove nel mirino erano finiti appalti e procedure pilotate, mentre a Nettuno sarebbe stato accertato «un vero e proprio supporto elettorale da parte di organizzazioni criminali alla compagine elettorale scelta nelle amministrative del 2019»,. Sullo sfondo, «una presenza, intricata e trasversale, tra i candidati e i sottoscrittori delle liste elettorali, di soggetti aventi vincoli familiari o frequentazioni con esponenti mafiosi».

Nei confronti di un dipendente del Comune di Nettuno è scattata peraltro la sospensione dal servizio per sei mesi, in quanto «all’esito dell’accesso ispettivo è stata riscontrata nei confronti del medesimo funzionario la sussistenza di elementi comprovanti collegamenti con la locale criminalità organizzata».

RISANAMENTO FINANZIARIO A CUTRO

Il risanamento finanziario del Comune di Cutro, anche attraverso il potenziamento della capacità di riscossione, è stata una delle direttrici principali dei commissari la cui attività è terminata con le elezioni svoltesi il 27 novembre scorso. In quest’ottica è risultato «decisivo» il ricorso allo strumento regolamentare, con riferimento a un’integrazione al regolamento generale delle entrate, che prevede, tra l’altro, che il rilascio o il rinnovo di licenze, autorizzazioni, concessioni nonché l’inizio o la prosecuzione di attività commerciali o produttive che richiedano preventiva presentazione di Scia, siano subordinati alla verifica del pagamento dei tributi locali da parte dei richiedenti.

Ma sono state adottate anche misure di contrasto all’evasione dei tributi locali, con l’approvazione del regolamento sul Canone unico patrimoniale e di quello per la monetizzazione di aree per standard urbanistici, che «favorisce anche un maggiore controllo delle dinamiche di sviluppo del territorio».

Al fine di migliorare l’organizzazione dell’ente la commissione ha approvato, inoltre, il regolamento per la disciplina dei concorsi e delle altre procedure di assunzione; il regolamento sulle progressioni verticali; il regolamento sulla mobilità volontaria e quello sugli incentivi per l’accertamento dell’evasione in favore del personale che gestisce i tributi comunali.

CARENZA DI PERSONALE A NOCERA E PORTIGLIOLA

Il problema della carenza di personale, soprattutto con riguardo alle figure apicali, è stato riscontrato a Nocera Terinese, tant’è che la Commissione straordinaria ha dovuto richiedere tre unità di personale in servizio presso altri Comuni della regione e, attraverso un’intesa raggiunta con un altro ente della provincia di Catanzaro, si è avvalsa della collaborazione di un dipendente di comprovata esperienza nel settore dei lavori pubblici, a cui è stata temporaneamente affidata la responsabilità dell’area tecnica.

Tramite un’altra intesa con un Comune della provincia di Vibo Valentia, la terna commissariale ha acquisito la collaborazione di un responsabile di area finanziaria. Constatato, infine, il progressivo collocamento in quiescenza di tutte le unità di personale del servizio di polizia municipale, la Commissione ha stipulato un’intesa con il Comune di Lamezia Terme per avvalersi di due unità per due giorni a settimana.

E ai fini di una “ricostruzione” dell’apparato amministrativo ha appositamente deliberato di avvalersi delle graduatorie vigenti presso altri enti, al fine di giungere all’assunzione a tempo indeterminato di una figura tecnica cui è stata affidata nell’ottobre 2022 la responsabilità dell’area. Analogo problema a Portigliola, dove sono stati stipulati tre contratti di 12 ore all’area tecnica e all’area amministrativa e, essendo sprovvisto di personale anche il settore vigilanza, sono state assunte due unità a tempo determinato per 18 ore.

APPARATO NON QUALIFICATO A CUTRO

Per la commissione straordinaria incaricata della gestione del Comune di Cutro, il primo problema da affrontare è stato quello relativo all’inadeguatezza dell’apparato burocratico, composto per oltre il 60% da personale non qualificato di categoria A, peraltro in continua diminuzione per via dei numerosi pensionamenti.

Le aree tecniche ed economico- finanziarie sono state temporaneamente affidate a funzionari provenienti da altri Comuni e presenti a Cutro solo per alcune ore della settimana. Per colmare le carenze più vistose, sono stati assunti un ingegnere e un consulente amministrativo contabile all’esito delle procedure del concorso Coesione per il supporto alle progettualità collegate al PNRR.

AIUTI AI DISAGIATI A PIZZO E S. EUFEMIA

La commissione straordinaria del Comune di Pizzo ha partecipato assiduamente ai lavori del Distretto socio-assistenziale-sanitario con capofila Vibo Valentia, volti a realizzare iniziative in favore delle categorie più deboli e vulnerabili, ampliatesi a seguito dell’epidemia da Covid 19.

Tra le iniziative adottate il dossier indica il progetto “Scuola sicura in una città sicura” (finanziato dal ministero dell’Interno), che mira a sensibilizzare i giovani sui pericoli dell’assunzione di droghe, e il sostegno economico alle fasce del disagio e del bisogno anche per l’accesso alle abitazioni in locazione, per il sostegno al pagamento delle utenze, per l’acquisto di libri e l’erogazione di borse di studio, per l’assistenza specialistica agli alunni disabili.

A Sant’Eufemia d’Aspromonte è stato assunto un assistente sociale a tempo pieno e indeterminato senza alcun onere di spesa a carico del bilancio comunale ed è stata garantita l’assistenza domiciliare a tutti gli utenti non autosufficienti, gravi e gravissimi, che ne hanno fatto richiesta ed è stato erogato l’assegno di cura per accedere a centri diurni autorizzati.

OPERE PUBBLICHE A SIMERI CRICHI E PORTIGLIOLA

A Simeri Crichi la commissione straordinaria ha «frequentemente rilevato anomalie procedurali e pesanti abusi nel sistema dell’appalto dei lavori pubblici» e, conseguentemente, ha profuso un «notevole impegno per garantire cogenza ai principi di legalità, sicurezza e trasparenza delle procedure di gara e di realizzazione delle opere pubbliche», dando avvio all’esecuzione di molteplici interventi, tra i quali: l’adeguamento sismico del palazzo municipale, per un importo di 534.750 euro; la sistemazione della viabilità e realizzazione punti di socialità, per 175.000 euro; il rifacimento del lungomare, per 570.000 euro.

E a Portigliola la commissione ha rivolto particolare attenzione alla messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della rete stradale e della rete fognaria.

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