Uno sportello bancario
1 minuto per la letturaUN prestito bancario mette sott’accusa per usura un direttore di banca. Il pm Santo Melidono, infatti, ha emesso un avviso conclusioni indagini nei confronti di Paolo De Luca, 59 anni, di Corigliano – Rossano.
Secondo le accuse, nella sua qualità di direttore della filiale della Banca Popolare di Lodi di Rossano Stazione, responsabile per l’erogazione dei contratti di mutuo – finanziamento per la Calabria per conto della predetta banca, autorizzando la stipula del contratto di finanziamento del 1 ottobre 2008 presso la filiale di Lamezia Terme con S. L. C. (titolare dell’omonima azienda agricola di Lamezia), «si faceva promettere – si legge nel capo d’accusa – per conto della banca, a fronte della concessione di un finanziamento dell’importo di 234.064,69 euro per l’esercizio della propria attività di imprenditore agricolo (importo da rimborsare mediante il pagamento di 27 cambiali di importo costante pari a 339.930, 00 euro, secondo un piano di ammortamento rateale che prevedeva scadenze trimestrali a decorrere dall’ 1.4.2009 fino all’1.10.2015) interessi usurari corrispondenti a un tasso effettivo globale pari al 12, 79%, a fronte del tasso soglia previsto in base al d.m. vigente per il periodo 1.10.2008- 31.12.2008 per la categoria operazioni “anticipi, sconti commerciali e altri finanziamenti alle imprese effettuati dalle banche oltre 5000 euro), pari al 10,725%».
Con le aggravanti di «aver agito nell’esercizio di un’attività professionale bancaria e di aver commesso il reato in danno di persona svolgente attività imprenditoriale».
I fatti contestati fanno riferimento al 6 gennaio del 2013, data di pagamento dell’ultima rata da parte dell’imprenditore agricolo lametino.
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