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SOVERATO (CZ) – Le estati passano, la movida resta. Sembra davvero difficile trovare un incipit diverso da quello appena utilizzato per descrivere il dibattito politico che si ripete, come un disco rotto, ogni mese di agosto di ogni anno.
Dopo le accuse della consigliera Ranieri per una città che è sempre più sporca e chiassosa, dopo le accuse del consigliere Mannino per la vendita incontrollata di alcolici ai minorenni, è il momento di Vittorio Sica. Suo l’intervento sull’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi ad alcuni carabinieri nei pressi di uno stabilimento balneare della città.
«Senza parole» si dice il consigliere di minoranza, e con questo ossimoro inizia una filippica che descrive dettagliatamente l’accaduto e le sue conseguenze. Durante un intervento degli uomini dell’Arma per limitare gli assembramenti, i clienti dell’attività balneare si sono scagliati loro contro, in maniera violenta.
La prima reazione, a detta di Sica, sarebbe stata quella di suggerire al sindaco la chiusura della zona, anche solo, e soprattutto, per dare un segnale forte. «Non sarebbe però forse, la cosa più giusta da fare in questo caso». Allora, cosa fare? «Non possiamo avere la risposta perfetta – spiega Sica – perché non siamo in grado di racchiudere in una sola azione l’insegnamento adeguato per gente che da questa società prende solo esempi negativi. Dobbiamo invece impegnarci, tutti, per iniziare una serie di iniziative che accompagni la crescita delle sensibilità verso il bene comune, che insegni il rispetto per se e per gli altri, che dia il senso di cosa pubblica e che, conseguentemente, istilli anche il senso di gratitudine per chi lavora per fare rispettare le regole, per mantenere ordine e garantire la nostra tranquillità».
Concretamente, l’idea del consigliere sarebbe quella di creare delle regole più stringenti ed adeguate ad una città che «subisce l’arrivo di un mare di gente e, tra questa, tanta gente assolutamente egoista ed irrispettosa del prossimo». Sembrerebbe, quindi, che Sica sia immediatamente entrato in contatto con il sindaco, Ernesto Alecci, il quale avrebbe garantito che gli aggressori sono stati identificati e portati in caserma. Lo stesso, avrebbe già provveduto a richiedere al prefetto un maggior numero di unità per il controllo del territorio. «Nel frattempo – conclude – è allo studio risposta forte, anche solo simbolica per ora, di condanna dell’accaduto da parte dell’amministrazione tutta».
Il consigliere comunale Mannino ha espresso «ampia e convinta solidarietà ai due carabinieri», aggiungendo che la notizia provoca «un danno all’immagine della nostra Città non meritato. La maggioranza dei nostri giovani, i nostri imprenditori che con sacrificio investono e lavorano onestamente sul nostro territorio, i turisti rispettosi della nostra città, la nostra comunità, le nostre famiglie, tutti i cittadini non meritano tale onta mediatica negativa».
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