L'arresto di Francesco Riitano
2 minuti per la letturaCATANZARO – E’ stato sorpreso a cena, con tutta la famiglia, in vacanza in un appartamento di Giardini Naxos, in provincia di Messina. Dopo oltre due anni di latitanza è stato arrestato Francesco Riitano (alias “Cicciariello Andreacchio”), 39 anni, ritenuto elemento di spicco della cosca Gallace di Guardavalle, nel Catanzarese. L’operazione è scattata la sera del 21 agosto, intorno alle 22, con l’impiego dei carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali di Catanzaro e Messina.
Nei confronti dell’uomo era stata emessa un’ordinanza cautelare in carcere, il 2 maggio 2017, dal Tribunale di Milano a firma del Gip Maria Cristina Mannocci, per avere promosso, organizzato, costituito, finanziato, diretto e partecipato ad associazione con base logistica ad Arluno (Milano), appartenente alla cosca ‘ndranghetista dei “Gallace” finalizzata all’importazione sul territorio nazionale e al traffico di ingenti quantitativi di cocaina approvvigionata dal Sud-America.
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Da tempo il Comando provinciale di Catanzaro, insieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia e agli specialisti del Raggruppamento operativo speciale, aveva posto in essere una capillare attività di indagine tra Calabria e Lombardia per la cattura del Riitano, sotto il diretto coordinamento del procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, del procuratore della Repubblica aggiunto Vincenzo Luberto e del sostituto Debora Rizza della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
La svolta è arrivata nelle ultime settimane, quando si è avuta conferma della presenza del Riitano in Sicilia. Le operazioni di esatta localizzazione del latitante si sono protratte per giorni ad opera di un ingente dispositivo di militari e con l’impiego di sofisticate apparecchiature tecnologiche ed hanno, infine, permesso di sorprendere Riitano mentre era a cena in compagnia di famigliari in un appartamento affittato presso una residenza turistica a Giardini Naxos.
Nel momento dell’irruzione il Riitano ha tentato di fuggire, praticamente seminudo, saltando dal balcone della residenza in cui trascorreva la latitanza, ma è stato prontamente bloccato dal dispositivo di “cinturazione” adeguatamente predisposto dai militari impegnati nell’operazione. Il latitante è stato trovato in possesso di carta di identità, patente e passaporto italiani perfettamente falsificati ed intestati ad un nome di fantasia, nonché denaro contante e telefoni cellulari.
Considerata la particolare caratura criminale di Riitano, nonostante la giovane età, nonché l’elevata valenza strategica, per la cosca dei Gallace, del suo ruolo di broker nell’importazione di ingenti carichi di cocaina, si sospetta l’esistenza di una capillare rete di fiancheggiamento, su cui sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato l’arresto: «Arrestato Francesco Riitano, esponente di spicco del clan ‘ndranghetista Gallace. Grazie ai carabinieri e agli inquirenti! Sono orgoglioso, da ministro dell’Interno, di aver portato lo Stato in territori infestati dai boss, come San Luca e Castel Volturno, in un giorno particolare come Ferragosto e di aver tenuto lì i tavoli del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Avanti così, a testa alta».
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