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Il Capo della Polizia, Gabrielli, a Catanzaro

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CATANZARO – Cento uomini in più per la Questura di Catanzaro, con una maggiore attenzione per il territorio. Il Capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, ha partecipato oggi a Catanzaro alla cerimonia di inaugurazione della sezione giovanile del gruppo sportivo Fiamme Oro, specialità judo, della Questura. Una visita che è servita anche per fare il punto sulla situazione in cui opera la polizia in tutta la provincia. 

Anche per questo, il Capo della Polizia ha ricevuto, prima della manifestazione, una delegazione della Federazione Sindacale di Polizia che ha consegnato una lettera aperta per evidenziare i tanti problemi che si vive nei presidi della polizia del Catanzarese. 

«Abbiamo rideterminato gli organici della Polizia di Stato in Italia – ha detto Gabrielli –  ed ho voluto mantenere la Questura di Catanzaro in prima fascia che credo necessiti in questa realtà e perciò avrà un incremento di un centinaio di uomini. È una sfida. Questo è un territorio difficile, complicato, la ‘ndrangheta è la criminalità più pervasiva a livello mondiale. Per lungo tempo – ha aggiunto – il problema non è stato affrontato nella sua criticità. Ecco, dobbiamo eliminare quelle sacche di quieto vivere da parte di una realtà che forse nel tempo non ha colto fino in fondo la complessità e la pericolosità di determinati fenomeni».

«La cosa preoccupante è l’età media altissima. Nelle Questure – ha affermato Gabrielli – veleggiamo tra 49 e 52 anni. Ci vorranno anni per colmare i guasti prodotti con il blocco del turn-over perché servono i concorsi, serve tempo per formare gli agenti».

«Sono particolarmente grato al procuratore Gratteri – ha aggiunto Gabrielli – per la considerazione che ha rinnovato nei nostri confronti fatta di attenzioni e di deleghe di indagine. Però noi dobbiamo rispondere perché, che cerco di far capire ai miei colleghi, la credibilità non è un bene acquisito per sempre ma si conquista ogni giorno, con il lavoro e a volte anche con un operoso silenzio».

Rispetto alla manifestazione legata allo sport, Gabrielli ha spiegato: «Attraverso lo sport e l’educazione allo sport vogliamo trasmettere il messaggio che la riaffermazione della legalità passa certo dalla repressione, ma soprattutto dalla prevenzione».

Con il Capo della Polizia era presente il questore di Catanzaro, Amalia di Ruocco: «Aprire una sezione giovanile delle Fiamme Oro in questi territori è ancora più importante aggregare i giovani, avvicinarli alle istituzioni, non soltanto dall’alto di una cattedra o pontificando, o dicendo le cose che devono essere fatte ma – ha aggiunto il capo della Polizia – dando l’esempio, utilizzando lo strumento dello sport che, se vissuto nei suoi principi e nei suoi valori originali, è uno straordinario strumento di riaffermazione della legalità, del rispetto degli altri, delle regole».

La visita a Crotone

Nel pomeriggio Gabrielli ha visitato anche la Questura di Crotone dove ha incontrato il questore Massimo Gambino, tutti i dirigenti e funzionari della polizia, il personale, anche civile, nonché le organizzazioni sindacali.

Particolare attenzione è stata dedicata alla logistica. Il Capo della Polizia ha assicurato, nell’ottica di un ripianamento dell’organico dell’intera Polizia di Stato, un incremento del personale della Questura che, nei prossimi anni, vedrà un forte potenziamento.

Le richieste dei poliziotti

Nella lettera aperta, consegnata a mano dal segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano, prima dell’incontro con il personale, è stato chiesto a Gabrielli di visitare gli uffici della Questura di Catanzaro, «dove freddo e umidità sono i compagni di viaggio dei colleghi e dove appare difficile mantenere uno standard appena sufficiente di decoro».

Il sindacato ha evidenziato i «sacrifici» continui a cui tutti i poliziotti sono costretti, chiedendo di non ricevere le «solite risposte per i fondi mancanti». Condizioni critiche anche nei commissariati. Rispetto alla sede di Catanzaro Lido, dopo avere ricordato le peculiarità del territorio di competenza, compresa la presenza di circa cinquemila componenti delle famiglie di etnia rom, Fsp ha sottolineato che delle 50 unità previste nell’organico istitutivo solo venti sono attualmente in servizio.

Per Lamezia Terme la situazione, se possibile, è ancora più drammatica: «Una vera e propria ‘frontiera’ – è stato scritto nella lettera – fra la società civile e le consorterie mafiose che, come è noto, sono insediate in quel territorio. Anche qui non si registra sollievo per i sacrifici costanti del personale».

Altro tema è quello relativo alla creazione di un Distaccamento del Reparto mobile di Reggio Calabria che potrebbe essere avviato a Catanzaro «a costo zero», evitando inutili trasferte e assicurando servizi adeguati per il territorio del capoluogo di regione. Tutti argomenti sottoposti, dunque, a Gabrielli, chiedendo risposte concrete al Capo della Polizia per i «tanti sacrifici» a cui sono sottoposti i poliziotti del Catanzarese.

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