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La sede dell'asp di Catanzaro

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I medici incroceranno le braccia il 26 ottobre. Garantiti i servizi pubblici essenziali

CATANZARO – Per l’intera giornata di venerdì prossimo, 26 ottobre, è previsto uno sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, compreso il primo turno montante per i turnisti, proclamato dalle associazioni sindacali Cub, Sgb, Si Cobas, Usi-Ait e Slai Cobas.

Lo rende noto l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

«Lo sciopero, proclamato anche dall’associazione sindacale Usi – è scritto in una nota – interesserà inoltre tutto il personale a tempo indeterminato e determinato con contratti precari ed atipici, per tutti i comparti e aree pubbliche. Lo sciopero generale è stato indetto per protestare, tra l’altro, contro le misure governative, il peggioramento delle condizioni lavorative, la riduzione del sistema di protezione sociale e per la piena fruizione dei diritti sociali e sanitari, per l’Istruzione Pubblica e contro la legge 107/2015, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e a favore di investimenti pubblici per ambiente e lavoro. Lo sciopero potrebbe causare alcuni disagi ai cittadini utenti che devono usufruire dei servizi erogati dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, nel corso dello sciopero saranno assicurati, dall’Asp di Catanzaro, adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali mediante l’erogazione delle prestazioni indispensabili individuate dai Contratti collettivi di lavoro».

«Saranno comunque garantiti – conclude il comunicato dell’Asp – i servizi pubblici essenziali, quali l’assistenza di urgenza e il supporto attivo alle prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio compresi i servizi trasfusionali».  

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