Il capo della protezione civile calabrese Carlo Tansi
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Da oggi pomeriggio nelle ricerche del bambino di due anni disperso da venerdì scorso a causa del nubifragio in cui sono morti la madre trentenne Stefania Signore ed un fratellino di sette anni, sono impegnate anche squadre di geofisici specializzati del Cnr (LEGGI LA CRONACA DELL’APOCALISSE DI PIOGGIA DEL 5 OTTOBRE).
«Siamo convinti – ha detto il responsabile della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati (LEGGI LA NOTIZIA) – che il bimbo sia finito sotto la spessa coltre di detriti accumulatasi a causa del nubifragio. Faremo quindi ricerche nel sottosuolo tramite il georadar, effettuando dei veri e propri raggi x del terreno. Laddove troviamo delle anomalie si va a scavare».
LEGGI LA TESTIMONIANZA DI UNA MADRE DURANTE L’ALLUVIONE
«Si tratta, chiaramente – ha aggiunto Tansi – di ricerche molto complesse, ma non lasciamo nulla di intentato».
Questo, mentre proseguono le indagini della Procura di Lamezia Terme per accertare eventuali responsabilità (LEGGI).
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA