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Pino Galati

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Lo “scandalo” era noto. E anche perché fra gli assunti “a fini clientelari” (non indagati) c’erano persone di ogni parte politica, fra cui ex assessori della Giunta del Comune di Lamezia guidata da Gianni Speranza molto lontano dalle posizioni politiche del deputato (fresco ex) lametino Pino Galati. Tutti particolari emersi con l’inchiesta di oggi sulla gestione dell’associazione “Calabresi nel mondo” (LEGGI I PARTICOLARI).

La Procura di Catanzaro, infatti, da tempo aveso messo a fuoco anche le assunzioni alla Fondazione (ormai defunta) Calabresi nel Mondo. La Procura di Catanzaro ha scavato fra le carte della Fondazione scoprendo che le assunzioni avvenivano per rapporti politici, anche bipartisan, per legami di parentela e per rapporti personali.

Insomma – secondo la Procura – Galati “in virtù dei soli rapporti di cointeressenza (violando lo statuto della Fondazione e la normativa vigente), essenzialmente di vicinanza politica, promuoveva, istigava, avallava e procedeva all’assunzione di un cospicuo numero di collaboratori (principalmente del territorio lametino) presso la Fondazione Calabresi nel Mondo. A tal fine – scrive ancora la Procura – ne simulava l’assunzione quali componenti della struttura operativa interna (la cui nomina è affidata alla scelta diretta e fiduciaria del presidente) quando tuttavia i collaboratori venivano destinati ai progetti”.

Fra gli assunti, dunque (comunque non indagati) i cui “criteri di scelta” sono finiti nel mirino della Procura, persone legate politicamente e non a Galati. Come il caso degli ex assessori della Giunta Speranza Francesco Cicione e Giuseppina Crimi (avevano un contratto con la Fondazione quando erano assessori con la Giunta lametina di centrosinistra), ma anche come alcuni ex consiglieri comunali sia di Lamezia Terme che di Catanzaro, quali Massimiliano Cardamone, ex assessore della Giunta lametina guidata da Paolo Mascaro. Poi Saverio Brutto, figlio di Tommaso, consigliere comunale di Catanzaro.

E ancora: Fabio Davoli, avvocato lametino, ex vicesegretario della Fondazione, parente di un altro assunto (Giuseppe Marrazzo), Alessandro Santo Maria Iannazzo, candidato consigliere comunale di Lamezia nel 2015 nella lista di Forza Italia. E ancora: Isabella Vento (figlia di Maurizio, già vicepresidente della Provincia di Catanzaro in quota Forza Italia).

Poi i fedelissimi di Galati: Pietro Stanizzo di Gizzeria e Salvatore Pirelli di Lamezia. Quindi l’ex consigliere comunale di Lamezia Luigi Muraca di 54 anni, l’attuale consigliere comunale di Catanzaro Agazio Praticò. E ancora: i lametini Giovambattista De Sarro, Giandomenico Ferrise (figlio di Aldo, ex assessore della Giunta Speranza), Vincenzina Palmieri, Donatella Rocca, Giovanni Talarico e Domenico Zaffina. Poi Basilio Giordano di Frascineto e Pompeo Torchia di Miglierina, politico, ex componente del Collegio dei Revisori dei conti della Fondazione.

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