Un momento dell'esercitazione
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME – Un’esplosione ieri, 6 ottobre, si è verificata all’aeroporto di Lamezia Terme.
Un ordigno posizionato sul nastro trasportatore ma si tratta di un’esercitazione anti-terroristica presso l’aeroporto di Lamezia Terme, programmata dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e dalla Polizia delle Frontiere con l’attuazione delle procedure del cosiddetto “Piano Leonardo da Vinci”.
L’inizio dell’esercitazione è scattato con lo scoppio, come detto, di un ordigno celato in un bagaglio (appositamente preparato dagli artificieri di Catanzaro) che si trovava sul nastro trasportatore a ridosso dei banchi check-in.
Nello scoppio erano state previste vittime e artificieri (persone preventivamente truccate dalle volontarie del Croce Rossa Italiana di Lamezia Terme); immediatamente il personale della Polizia di Frontiera, diretto dal Commissario Capo Erica Lavecchia ha attivato le procedure previste dal piano Anti terrorismo che ha coinvolto tutti gli Enti aeroportuali e Le forze di Polizia presenti sul territorio.
Nel corso dell’evacuazione dell’aeroporto immediatamente disposta, è stato individuato e tratto in arresto il presunto terrorista autore dell’attentato.
Scopo dell’esercitazione era di testare ed uniformare le procedure di intervento del dispositivo di sicurezza aeroportuale di tutto il personale coinvolto: Polizia di Stato, Reparti Speciali degli Artificieri e Cinofoli, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Suem 118, volontari della Croce Rossa Italiana., Enac, Enav, Sacal, personale che ha risposto con professionalità ed efficacia.
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