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L'intervista alla donna vittima di violenze

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CATANZARO – Quattro anni di minacce, persecuzioni, pressioni. Per lei, ma anche per i membri della sua famiglia e per chiunque le si avvicinasse. Ma nonostante oltre cinquanta denunce, nessun provvedimento restrittivo, al momento, è stato preso per quell’uomo, il suo ex marito, che la tiene ostaggio della sua mancata rassegnazione alla fine del rapporto.

Questo è il racconto di una donna di 38 anni di Catanzaro, che nella disperazione di non poter condurre serenamente la propria vita, racconta la sua storia al nostro giornale. E urla la propria rabbia per il fatto che, sul fronte giudiziario, niente si muove, nonostante gli episodi – dalle macchine bruciate, alle telefonate, ai pedinamenti, agli insulti ricevuti anche davanti ai due figli minori nati da quel matrimonio – che quotidianamente, secondo la sua versione, è costretta a subire, benché la relazione sia ormai finita.

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Nell’intervista rilasciata al Quotidiano del Sud, la paura di una donna che vorrebbe soltanto essere lasciata libera di esistere e non dover temere che qualcosa di brutto possa capitarle.

Sull’edizione cartacea di oggi il servizio completo su questa brutta storia.

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