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L'Asp di Catanzaro

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La vicenda è partita dal tentativo di evitare l’iscrizione nel registro degli indagati di un direttore amministrativo

CATANZARO – Sono stati sospesi dal servizio un dirigente e due funzionari dell’Asp di Catanzaro. Si tratta di Giuseppe Pugliese (49 anni) e Francesco Santoro (59 anni), sospesi entrambi per un anno, e di Francesco Lucia, 48 anni, sospeso per sei mesi.

Il provvedimento, eseguito dalla Guardia di Finanza, è stato emesso dal Gip di Catanzaro Barbara Saccà su richiesta del sostituto procuratore Fabiana Rapino. L’accusa per tutti e tre è di corruzione in atti giudiziari e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico.

Secondo le accuse, Santoro, funzionario del Nisa (Nucleo investigazioni sanità ambiente, organo di polizia giudiziaria della Procura di Catanzaro), si era adoperato, ed era riuscito, ad evitare l’iscrizione – nel registro degli indagati – di Pugliese, direttore amministrativo dell’Asp. Per arrivare a ciò aveva firmato un atto falso, indirizzato alla Procura, in concorso con un altro collega, appunto Francesco Lucia.

L’amicizia tra Pugliese e Santoro veniva anche confermata dal fatto che Pugliese si era pure contestualmente adoperato per per fare assumere la figlia di Santoro, con contratto prima a tempo determinato poi a tempo indeterminato, presso un’azienda di Catanzaro.

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