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Si tratta delle inchieste “Frontiere” e “Cinque lustri” e che ha già portato all’arresto di 58 persone

CATANZARO – La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di 80 persone coinvolte nelle inchieste “Frontiera” e “Cinque lustri”, entrambe dirette a disarticolare la cosca Muto della ‘ndrangheta.

Le posizioni di due indagati sono state stralciate per una successiva valutazione.

L’inchiesta “Frontiera”, partita da un troncone dell’indagine sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica (Salerno) ucciso nel 2010, ha portato nel luglio scorso all’arresto di 58 persone presunte appartenenti alla cosca Muto, indagate per associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, usura e illecita concorrenza con violenza e minaccia.

Proprio partendo dalla cosca Muto la Dda, il 19 gennaio scorso, ha messo a segno l’inchiesta “Cinque lustri”, che ha consentito di svelare un’associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla turbativa di gare d’appalto nel settore pubblico.

Tra le persone coinvolte anche l’imprenditore cosentino Giorgio Barbieri.

Le indagini, condotte da carabinieri e guardia di finanza, sono state dirette dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dagli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e dai sostituti Camillo Falvo e Alessandro Prontera. (

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