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L'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro

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L’accusa, per tutti, è di omicidio colposo. I genitori della piccola, una giovane coppia catanzarese, hanno sporto denuncia

CATANZARO – Una felicità spezzata in poche ore. Neanche il tempo di gioire e già, le lacrime di dolore. Quelle più cupe, difficile da gestire. Un dolore infinito, la perdita di quel batuffolo rosa nata domenica mattina e morta la sera.

Poco più di venti ore di sguardi, carezze. E poi, il nulla. E quella stanza del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’ospedale “Pugliese Ciaccio” che sembra un carcere.

Sono stati i genitori della piccolina, una giovane coppia catanzarese, a denunciare quanto accaduto ai carabinieri della Compagnia di Catanzaro, che hanno immediatamente fatto scattare l’inchiesta avviata dal pubblico ministero di turno Debora Rizza non prima di aver sequestrato il cordone ombelicale della piccola, insieme alla sua cartella clinica e quella della madre.

Otto, tra medici e sanitari del nosocomio cittadino, finiti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Tutti, che, quella domenica, a turno tra mattina e sera, in qualche maniera, hanno avuto a che fare con la giovane mamma e con la neonata, che, stando ad una prima ricostruzione sarebbe peggiorata dal pomeriggio fino all’epilogo in serata. Un atto dovuto, l’ iscrizione di medici e sanitari nel registro degli indagati, per permettere al magistrato di fare chiarezza sulla intera vicenda e per dare una risposta ai genitori. Intanto, una prima risposta potrebbe arrivare già oggi dall’esame autoptico sul corpicino della neonata. Nelle prossime ore, infatti, il pubblico ministero, titolare del fascicolo, conferirà l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia.

Saranno le risultanze degli esami a chiarire se si siano verificate patologie nel feto durante la gestazione della mamma o per individuare eventuali responsabilità di tipo medico – sanitario.

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