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Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri

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CATANZARO – Diritto allo studio negato agli studenti diversamente abili della Provincia di Catanzaro, monta l’indignazione dopo il servizio della trasmissione Report, andato in onda nella puntata del 31 ottobre e alcuni genitori presentano un esposto al Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri. Il servizio, che ha provocato l’immediata indignazione dei rappresentanti istituzionali coinvolti – l’Assessorato all’Istruzione della Regione Calabria e la Provincia di Catanzaro – che hanno lamentato una montatura strumentale della vicenda, tuttavia ha evidenziato le evidenti mancanze degli stessi Enti nella programmazione e nella gestione di questi fondamentali servizi. Immediata la difesa (LEGGI L’ARTICOLO) (arrivata prima sul proprio profilo Facebook e poi con un video) dell’assessore regionale Federica Roccisano.

(LEGGI LA DENUNCIA RISALENTE AL 16 SETTEMBRE SCORSO)

 «È stata data una immagine falsata della mia azione amministrativa e della mia persona – ha detto – La mia azione ha sempre considerato prioritarie le problematiche legate alla disabilità. Dal 4 novembre i servizi saranno attivati, questo doveva emergere dal servizio. Report – ha aggiunto Roccisano – ha estrapolato qualche secondo di fatto di una intervista di 37 minuti e di cui ho registrazione audio, scegliendo un frammento che credevo non fosse registrato, e di questo mi occuperò con i miei avvocati». Nonostante le rassicurazioni dell’assessore, alcuni genitori hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

GUARDA IL SERVIZIO DELLA TRASMISSIONE

 Ora spetterà ai magistrati fare luce su eventuali responsabilità degli attori istituzionali coinvolti. La problematica dell’assenza del servizio trasporto e di assistenza specialistica, diventa un caso nazionale dopo l’inchiesta del Quotidiano del Sud, iniziata nel 2015 quando, l’inaccettabile disservizio ha riguardato anche gli studenti della scuola primaria. Dopo le denuncia mediatiche, la battaglia di una coppia di genitori che si è recata fino al Ministero dell’Istruzione, l’interrogazione parlamentare del deputato Parentela e i servizi della trasmissione “La vita In Diretta”, il sindaco Abramo aveva risolto la questione, avviando in tempi record le procedure di un bando che ha garantito i servizi per il 2015 e per l’anno in corso. Anno nuovo vecchi e inaccettabili disagi, questa volta per le scuole secondarie. Il 22 settembre del 2016, questa testata pubblicava la storia di M. C., la ragazza che frequenta il liceo scientifico Luigi Siciliani di Catanzaro, affetta da una patologia per la quale necessita di essere assistita durante l’orario scolastico da operatore sanitario specializzato; alla ragazza, ad oggi, non è garantita l’erogazione e la gestione dei servizi di supporto all’inclusione scolastica, quali trasporto scolastico e assistenza specialistica, nonostante la formale diffida dell’avvocato Giulia Anna Pucci e quanto successivamente appreso in relazione all’assegnazione delle risorse pari a 2.143.888, 76 euro alla Regione Calabria da parte del Governo, in data 30.8.16. Tali risorse sono specificamente destinate alla copertura dei servizi afferenti il diritto allo studio degli alunni diversamente abili, ovvero il trasporto scolastico e l’assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. La somma destinata pro quota alla Provincia di Catanzaro per l’espletamento dei suddetti servizi è di 239.630 Euro. Alla data attuale i predetti servizi non risultano ancora garantiti.

LEGGI LA PRESA DI POSIZIONE 
DELLA PROVINCIA DI CATANZARO 
CHE LO SCORSO 7 OTTOBRE 
HA GARANTITO LA RIPRESA DEL SERVIZIO

 «La speranza è – commenta il legale Pucci dopo la visione del servizio di due sere fa – che non si verifichi la stessa situazione di colpevole e ingiustificato ritardo che, nel precedente anno scolastico, determinò l’assegnazione dell’assistenza ad personam per la studentessa M.C. solo nel mese di marzo e quindi ad anno scolastico quasi ultimato, in spregio del diritto allo studio costituzionalmente garantito e in pregiudizio del nucleo familiare della ragazza, dal momento che la madre ha sempre sopperito, come attualmente fa, alle gravissime inadempienze degli Enti preposti. È del tutto evidente – prosegue il legale – come tali reiterati ritardi da parte degli organi competenti cagionino criticità tali che si traducono in pregiudizi di natura morale e materiale per le sfere giuridiche dei nuclei familiari interessati, oltre che in un’evidente offesa al più elementare senso di Giustizia e Civiltà. La legittima pretesa, così come evidenziato dalla giornalista Milena Gabanelli, è che gli alunni diversamente abili vengano riconosciuti nella loro dignità attraverso, la ordinaria tutela dei loro diritti, primo fra tutti il Diritto allo Studio». Intanto, dopo il servizio di Rai Tre, numerose sono state le reazioni.

LEGGI LA DENUNCIA DELL’AVVOCATO PUCCI 
LANCIATA DALLE PAGINE DEL QUOTIDIANO

 I Giovani Democratici hanno lanciato una proposta: «Da oggi – si legge in una nota – è attiva la mail studentiabilmentediversi.fdscz@gmail.com alla quale tutti gli studenti in situazioni di difficoltà potranno segnalare la loro storia. Noi assumiamo l’impegno di portarla all’attenzione della Regione Calabria e dell’Assessore Roccisano garantendo il massimo rispetto con il nostro totale impegno». Decisamente meno morbida la posizione dei deputati Cinque Stelle, Dalila Nesci e Paolo Parentela, che chiedono, invece, le dimissioni dell’assessore. «La performance a Report dell’assessore regionale Roccisano – scrivono i pentastellati – è un danno d’immagine per tutta la Calabria. Davanti alle telecamere ha mostrato una mediocrità politica assoluta, pertanto dovrebbe tornare a casa».

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