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Oggetto dell’intimidazione probabilmente era Rocco Rugieri, attivista del movimento “No centro d’accoglienza” di Girifalco
GIRIFALCO (CZ) – Terra di Calabria, terra di auto incendiate. Tante, troppe ormai, le auto che vanno in fiamme in Calabria. E quasi certamente, non per cortocircuito, ma perché viene appiccato del fuoco che le riduce in un cumulo di cenere. L’ultimo episodio stanotte, tra le 02 e le 02,30, nel centro storico di Girifalco. Una sinistra esplosione fa sobbalzare i residenti della bellissima zona de “I parriari”, dove ignoti, hanno probabilmente dato alle fiamme un Suv di proprietà di Elisabetta Rugieri, dipendente Asl che lì vive con il fratello Rocco e l’anziana madre.
Secondo le prime ipotesi investigative sarebbe Rocco Rugieri il probabile bersaglio dell’azione intimidatoria. E’ lui stesso che sentendo il fin troppo noto e sordo tonfo dell’esplosione ha visto dalla finestra il fuoco invadere la parte anteriore del mezzo. Egli stesso, mentre il Suv veniva ridotto in cenere e fumo, letteralmente carbonizzato, ha allertato i Carabinieri di Girifalco, e questi a loro volta i Vigili del Fuoco. Le indagini, nel massimo riserbo non escludono al momento nessuna ipotesi e pista.
Una possibile ricostruzione è che si sia trattato di una intimidazione contro lo stesso Rocco Rugieri, componente del direttivo del comitato No centro di accoglienza di Girifalco che conduce una polemica serrata sui social contro quello che ha più volte definito “un comitato d’affari” che secondo la sua ricostruzione starebbe per mettere le mani sul centro storico di Girifalco, attraverso acquisizioni, peraltro, legittime.
Infine e non per ultimo, l’aggravante che l’incendio e l’esplosione hanno parzialmente distrutto la parte anteriore di un’abitazione vicina a quella dei Rugieri, che solo per fortuna al momento non era abitata dai proprietari.
Profonda costernazione a Girifalco, e solidarietà che arriva subito dal consigliere comunale e già sindaco Mario Deonofrio che annuncia al più presto «una grande manifestazione di solidarietà a Rocco Rugieri, episodi del genere non possono essere sottaciuti. La Girifalco democratica e civile è chiamata a scendere in piazza».
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