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L’uomo si è cosparso di giornali e olio, con le fiamme domate grazie ad un idrante
CATANZARO – Un detenuto della casa circondariale di Catanzaro, di nazionalità tunisina, si è dato fuoco come atto di protesta per ottenere l’espulsione, dopo essersi coperto le gambe con dei giornali cosparsi di olio.
Solo grazie al pronto intervento di un assistente capo della Polizia Penitenziaria, che con un idrante ha spento il fuoco, i detenuto è riuscito a salvarsi. Il fatto è stato reso noto dal sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe.
«Nel corso del 2015 – spiega una nota – gli atti di autolesionismo posti in essere nelle carceri italiane sono stati 7029, dei quali 4278 sono attribuibili a detenuti stranieri e 2751 ad italiani. I decessi in carcere per cause naturali sono stati 69, 57 italiani e 12 stranieri; i suicidi 39, 25 italiani e 14 stranieri».
«In Calabria – afferma il segretario nazionale del Sappe, Damiano Bellucci – ci sono stati 104 atti di autolesionismo, 31 tentativi di suicidio, un suicidio e 2 decessi per cause naturali, 117 aggressioni, 13 ferimenti, 1 tentato omicidio. A Catanzaro gli atti di autolesionismo sono stati 14, i tentativi di suicidio 2, le colluttazioni 21».
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