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I particolari sono emersi nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile con diverse ipotesi di reato e indagini in itinere

di ADRIANO MOLLO

CATANZARO – Assunzioni illegittime in Fincalabra con la Procura regionale della Corte dei Conti che ha notificato alla società in house della Regione un provvedimento di danno erariale per un importo superiore a 1,6 milioni di euro.

E’ questa la nuova tegola che si abbatte sulla finanziaria della Regione (LEGGI IL GIALLO SUGLI INVESTIMENTI A RISCHIO). La notizia è stata resa nota a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti, a Catanzaro, ed è stata poi confermata nella relazione del procuratore regionale Rossella Scerbo.

Ma non c’è solo Fincalabra nel mirino della magistratura contabile, dal momento che sarebbero state avviate indagini e verifiche anche rispetto alle Aziende sanitarie provinciali. In molte di esse, infatti, sarebbero state riscontrate spese non giustificate e fuori dal rispetto delle norme vigenti.

Il procuratore ha dato notizia, inoltre, di numerose altre vertenze istruttorie aperte e di accertamenti, con deleghe alla Guardia di finanza, per le indagini per svariate altre fattispecie di danno riguardanti altre società partecipate per spese, per ingenti importi, non rispondenti ai fini istituzionali, per assunzioni di personale in prossimità di scadenza elettorali e conferimenti di incarichi e consulenze “contra legem”.

Rispetto alle stesse Aziende sanitarie, il presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, Mario Condemi, ha anche evidenziato i diversi provvedimenti relativi ai ritardi nei pagamenti da parte delle stesse strutture nei confronti dei fornitori, con un aggravio di spesa che si aggira intorno all’11% circa rispetto all’importo già dovuto. 

Sotto accusa è finito anche l’apparato burocratico delle Asp, con i relativi danni prodotti per via di irregolarità nelle procedure e omissioni nei controlli. Fenomeno per il quale sono stati ricordati i casi di Cosenza e di Reggio Calabria, riportando nella relazione le critiche mosse dal commissario ad acta per il piano di rientro, Massimo Scura. 

Il presidente Condemi ha anche illustrato la situazione relativa al sistema normativo riguardante l’azione della Procura e ha lamentato «una forte carenza di organico che si accentuerà – ha detto – alla fine dell’anno se non dovessero intervenire fatti nuovi con l’arrivo di altri magistrati».

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