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CATANZARO – È stata iscritta nel registro degli indagati la madre della neonata trovata morta ieri in un appartamento di Montepaone, in provincia di Catanzaro. (LEGGI LA NOTIZIA) Un atto dovuto, secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, necessario anche per potere dare seguito agli esami autoptici con l’eventuale presenza di un perito di parte.

La decisione di emettere l’avviso di garanzia è stata adottata dalla Procura di Catanzaro, in attesa di avere ulteriori elementi rispetto all’accaduto. Intanto, questa mattina, il marito della donna, un italiano di 40 anni di origini calabresi ma residente a Varese con la famiglia, si è recato in ospedale a Soverato per fare visita alla moglie, ma i medici hanno preferito evitare l’incontro. La donna, un’ ucraina di 32 anni madre di due figli, è infatti in stato confusionale, al punto da essere stata sottoposta ad una consulenza psicologica.

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L’uomo, peraltro, ha raccontato di non essere a conoscenza della gravidanza e di avere soccorso la moglie senza sapere cosa stesse accadendo.

La madre della neonata ha, invece, raccontato ai medici di avere avuto un aborto al terzo mese di gravidanza e di avere lasciato il feto a casa perché già morto. La bambina è stata trovata morta in una valigia custodita in un armadio dell’abitazione occupata dai coniugi. La donna è ancora ricoverata nell’ospedale di Soverato, ma i suoi racconti non troverebbero riscontro nei primi accertamenti.

La gravidanza, infatti, secondo gli inquireti, era giunta al termine regolarmente e i carabinieri non hanno trovato un feto, ma una bimba perfettamente formata. La 32enne ucraina, sposata con un italiano, madre di altri due figli e residente con la famiglia a Varese, si trovava in vacanza in Calabria, da parenti del marito, quando è avvenuta la tragedia. La donna è stata sottoposta a trasfusioni ematiche, dal momento che durante il parto ha perso diverso sangue. Ricoverata nel reparto di Ostetricia e ginecologia, diretto dal primario Domenico Perri, le sue condizioni fisiche sono buone, ma questa mattina è stata affiancata da uno specialista per un supporto psicologico, visto il suo stato confusionale. In giornata sarà disposta l’autopsia sul corpo della piccola, fondamentale per stabilire le circostanze in cui è avvenuto il parto, a partire dal fatto se la piccola possa essere nata morta oppure sia deceduta successivamente.

La macabra scoperta è stata fatta dai carabinieri, allertati dopo la segnalazione del personale dell’ospedale di Soverato, dove era giunta una donna con i segni evidenti di una gravidanza. La donna è una ucraina di 37 anni, sposata con un italiano di 40 anni, entrambi residenti a Varese. La coppia, sposata e con due figli, si trovava in vacanza nel centro del Catanzarese, dove vive la famiglia dell’uomo.

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