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Le motivazioni dell’operazione “Ombra Silente” rivelano un quadro di stabilità criminale e reiterazione di reati, con rischio di inquinamento probatorio.


CATANZARO- Un quadro di stabilità criminale, reiterazione di reati e tentativi di inquinamento probatorio emerge dalle motivazioni del giudice che ha disposto le misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Ombra Silente”. Eseguita, questa mattina, 8 aprile 2025, dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e Catanzaro con il supporto di personale del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro. L’ordinanza, che ha portato dietro in carcere e agli arresti domiciliari dieci persone, analizza con meticolosità le esigenze cautelari, evidenziando un pericolo concreto e attuale che ha reso necessarie misure restrittive, in alcuni casi, di massima severità.

Sette indagati sono stati condotti in carcere e tre posti agli arresti domiciliari.  Le accuse contestate agli indagati sono: associazione di tipo mafioso a matrice ‘ndranghetistica, estorsione aggravata, accesso indebito di telefoni da parte di soggetti detenuti e trasferimento fraudolento di valori. Il giudice per le indagini preliminari ha evidenziato la sussistenza di un pericolo concreto e attuale di reiterazione di reati della stessa specie. Tale pericolo non deriva solo dalla natura associativa del presunto sodalizio criminale, che per sua stessa definizione implica un legame stabile e duraturo, ma è corroborato dall’accertamento fattuale di una reiterazione continuativa dei reati fine contestati, protrattasi fino ad epoca recente.

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In particolare nell’ordinanza vengono analizzate le posizioni di La Rosa Antonio e Federici Luigi. Entrambi, all’epoca delle condotte illecite contestate, si trovavano in stato detentivo, una circostanza che, secondo il giudice, dimostra inequivocabilmente come la reclusione non abbia avuto alcun effetto deterrente. Non solo avrebbero continuato a perpetrare azioni criminose, ma avrebbero anche coltivato i loro interessi illeciti interrotti dalla carcerazione. 

OPERAZIONE OMBRA SILENTE: I NOMI DEGLI INDAGATI

Misura cautelare in carcere per:

CERTO Tomasina

LA ROSA Antonio

COSTA Giuseppina

LA ROSA Cristina

LA ROSA Francesco

SURACE Davide

FEDERICI Luigi

Agli arresti domiciliari:

BISOGNI ERMINIA

FEDERICI FRANCESCO

LA ROSA Domenico

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