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La finanza sequestra beni per 2,5 milioni di euro ai fini della confisca a due persone ritenute vicine ai clan di Torre Ruggero e Chiaravalle
CATANZARO – La Guardia di Finanza ha dato attuazione, con il coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo, ad un provvedimento di sequestro ai fini della confisca in materia di misure di prevenzione di beni immobili e disponibilità finanziarie. L’accusa è legata all’ipotizzata riconducibilità a due soggetti indiziati di appartenere ad una associazione di stampo mafioso.
I destinatari del sequestro, Antonio Chiefari e Vito Chiefari, sono coinvolti nel processo “Orthrus”, che ha riguardato la cosca di ‘ndrangheta attiva a Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale. A suo tempo, nel 2019, i due hanno subìto l’applicazione di misure cautelari personali. Successivamente sono stati assolti nel merito con sentenze alla data di oggi 22 febbraio 2024 non ancora irrevocabili.
IN ATTESA DELLA CONFISCA LA FINANZA SEQUESTRA BENI PER 2,6 MILIONI DI EURO
Andando nello specifico, la misura cautelare di prevenzione del sequestro a scopo di confisca adottata dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura e della Dia, ha riguardato terreni, immobili e società (in totale 122 diverse unità immobiliari e/o compendi societari). Beni per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro nonché disponibilità finanziarie superiori a 3.000 euro. Ma il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la confisca dei beni, è ancora in corso. Il Tribunale (Roberta Cafiero presidente, Silvia Manni Giudice relatore, Barbara Elia giudice) ha emesso il provvedimento in questione, infatti, al solo fine di garantire l’integrità del patrimonio ed evitare che possa essere distratto in modo fraudolento nell’attesa che gli accertamenti siano conclusi.
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