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La scritta apparsa su un cartello digitale della città di Catanzaro

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Arrivano le scuse di Feltri ma a Catanzaro non cessa la mobilitazione: oggi (3 luglio 2024) la manifestazione di Avs con l’europarlamentare Lucano


CATANZARO – Scuse di circostanza, “liberate” sulla pressione di un disastro mediatico che forse, borbottando insulti nel chiuso del suo studio stantio, non aveva calcolato di suscitare.
Visto lo scarso valore che dà ai sentimenti degli esseri umani a cui si rivolge e il totale disinteresse sulle conseguenze, anche politiche, del suo dire il direttore de “Il Giornale” Vittorio Feltri che ha movimentato la domenica del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e di tutto il capoluogo di regione paragonando la neo eurodeputata Ilaria Salis al suo primo giorno a Bruxelles ad una «cameriera di Catanzaro» per abbigliamento «e quanto c’è di più basso si possa immaginare».

Apparentemente, il giornalista e consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia, ha fatto un passo indietro lasciando cadere delle scuse che il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita ha preso per buone, dopo che aveva minacciato di portarlo in tribunale «per frasi razziste e offese alla città».
«Se si offende le chiedo scusa», ha detto Feltri.
Durante il collegamento con Radio 24 nel programma “La Zanzara”, Feltri e Fiorita si sono chiariti sull’argomento.

In realtà le scuse radiofoniche di Feltri sono state piuttosto sofferte e colorite. In collegamento telefonico insieme a Fiorita, Feltri ha detto «Ma chi lo conosce il sindaco di Catanzaro?». «Allora – ha affermato sempre il giornalista – dovrei chiedere scusa anche alle casalinghe di Voghera. Non si possono citare le cameriere di Catanzaro? Ma siamo impazziti? Che me ne frega a me di Catanzaro e delle cameriere di Catanzaro? Sono come quelle di casa mia, sono cameriere. Ma quali estremi di querela? Allora le casalinghe di Voghera avrebbero dovuto querelare tutti gli italiani degli ultimi 50 anni».
«La sua città – ha aggiunto sempre Feltri rivolgendosi direttamente a Fiorita – non ha niente da invidiare alle altre città, io non ho niente contro Catanzaro».

«Se lei non voleva offendere, farebbe bene a scusarsi con la città», ha ribattuto quindi Fiorita. «Ma sì – ha risposto Feltri – se si offende io le chiedo scusa, ma non capisco il motivo dell’offesa».
Ma il dubbio che non sia stato troppo convinto delle scuse, viene leggendo l’intervista rilasciata nell’edizione di ieri a “Il Fatto Quotidiano”, quando il giornalista Tommaso Rodano gli dice: «È riuscito a far danni anche in Calabria».

«Ho visto che è intervenuto anche il sindaco di Catanzaro, non ha di meglio da fare?», insiste Feltri.
«Una volta si parlava delle massaie di Voghera, non mi risulta che si sia mai offeso nessuno, sono cambiati i tempi», chiude che sembra di sentirlo quanto è infastidito anche se l’intervista è scritta.
«Viva le cameriere di tutta Italia. Quelle di Catanzaro un po’ di più»: è stata questa prima reazione del sindaco di Catanzaro dopo le parole di Vittorio Feltri.
Il primo cittadino, poi, ha commentato via social anche le scuse ricevute dal giornalista. Tanto che la scritta è apparsa anche in tutti i display disseminati per la città normalmente utilizzati per dare indicazioni su viabilità e parcheggi.

«Avere ricevuto le scuse da Vittorio Feltri, considerata la spigolosità del personaggio, non cancella l’amarezza e l’indignazione ma quanto meno le attenua – ha scritto il sindaco Fiorita sui Social -. Feltri non chiede mai scusa, ne sa qualcosa la Raggi, e se ha ritenuto di farlo, sia pure a denti stretti, vuole dire che ha capito di averla fatta grossa. Mi basta. Ma non dobbiamo commettere l’errore di abbassare la guardia nella difesa della nostra terra e dei nostri figli» ha scritto su Facebook. Aggiungendo: «Orgoglioso delle nostre splendide donne che con dignità, eleganza e professionalità ogni giorno svolgono un lavoro molto importante per l’accoglienza e per le famiglie. Anche per loro ho l’obbligo di andare avanti nella mia battaglia, assieme a tanti sindaci calabresi, perché ci sia una sola Italia, solidale, dove tutti i cittadini debbono avere le stesse opportunità».

Le scuse di Feltri non placano gli animi né cancellano le mobilitazioni di protesta programmante in maniera estemporanea, come quella in calendario per oggi alle 17.30 in piazza Prefettura a Catanzaro organizzata da Alleanza Verdi Sinistra. Preannunciata anche la presenza dell’europarlamentare Mimmo Lucano, che a dire il vero stava nella foto di gruppo presa di mira da Feltri.

«Alleanza Verdi e Sinistra stigmatizza il grave ed inqualificabile comportamento tenuto dal giornalista Vittorio Feltri che attraverso le sue dichiarazioni ha avuto un atteggiamento irriguardoso nei confronti dell’eurodeputata Ilaria Salis ed è stato notevolmente offensivo nei confronti della città di Catanzaro – si legge nella nota del Partito che a eletto Salis e Lucano al Parlamento europeo -. E così, mercoledì 3 luglio (oggi, ndr) alle 18 – presso Piazza Prefettura di Catanzaro si svolgerà un presidio al quale sono invitati i Partiti, i rappresentanti delle Istituzioni, le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni e i cittadini per condannare atti che sono il frutto di una cultura che produce danni irreversibili per la Calabria».

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