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Controlli della polizia

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CATANZARO – Quarto tentativo di furto, in cinque giorni, nella sede del Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro. I malviventi sono riusciti a portare via, la prima volta, alcuni oggetti, ma non sono mai riusciti a superare un cancello posto a protezione delle sale utilizzate per le attività del centro, un Ente no-profit che opera nel campo del disagio e dell’emarginazione delle fasce sociali più deboli, con particolare attenzione alla prevenzione, al recupero ed al reinserimento socio-lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza patologica e di donne vittime di violenza.

Anche oggi, dopo l’ennesimo tentativo di scasso, è intervenuta la polizia di Stato che sta conducendo le indagini sui ripetuti tentativi che hanno destato sconcerto tra gli operatori del centro.

Molti gli attestati di solidarietà espressi da vari livelli, compreso il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Per il consigliere regionale del Partito democratico, Libero Notarangelo, «il Centro calabrese di solidarietà è una eccellenza del terzo settore nella realtà calabrese. E questo grazie alla professionalità e allo spessore umano di chi da anni si occupa del disagio e dell’emarginazione giovanile, attraverso l’accoglienza, il prendersi cura e l’attivazione di azioni di reinserimento sociale di soggetti svantaggiati quali donne vittime di violenza, tossicodipendenti, alcooldipendenti, immigrati, giovani disagiati e famiglie in difficoltà. In questi giorni difficili, il mio pensiero e la mia sincera vicinanza va, oltre che alla presidente Isa Mantelli e alla direttrice amministrativa, Vittoria Scarpino, in particolare a quegli operatori che da giorni si recano al lavoro, nel settore Prevenzione sito in via Fontana Vecchia, con l’ansia e la preoccupazione di trovare ancora una volta porte scardinate, impianti elettrici manomessi, oggetti sottratti».

Il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano, ha affermato: «Nei confronti del Centro calabrese di solidarietà è in atto un vero e proprio attacco da parte di balordi che rischiano di minare il lavoro straordinario portato avanti dalla onlus di Catanzaro. Le istituzioni devono dare una risposta netta, a partire dalla immediata attivazione del sistema di videosorveglianza presente nella zona ma mai entrato in funzione».

«I ripetuti tentativi di furto, quattro in cinque notti, feriscono una intera comunità – aggiunge Brugnano – per questo, bisogna attivare immediatamente il servizio di videosorveglianza, ritenendo paradossale che non siano mai state attivate così come trapela. Infine, l’intera comunità di Catanzaro deve dare una risposta corale di vicinanza e sostegno ad un centro in prima linea con le persone in difficoltà».

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