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DAI giocatori di carte sorpresi nel Reggino, ai commercianti ambulanti “piazzati” davanti l’ospedale e fino agli atti di sciacallaggio. In piena emergenza da Coronavirus sono diversi gli episodi contestati dalle forze dell’ordine in tutto il territorio calabrese.

Il caso più anomalo è sicuramente quello di Reggio Calabria, dove i carabinieri hanno denunciato il titolare di un esercizio pubblico e nove persone intente a giocare a carte nonostante i divieti imposti. I militari della locale Compagnia hanno sorpreso il gruppo impegnato nella partita a carte senza preoccuparsi di rispettare la distanza di sicurezza di un metro tra loro, creando assembramento. Tutti sono stati denunciati, mentre il titolare dell’esercizio pubblico è stato anche segnalato allo sportello unico delle attività produttive del Comune di Reggio Calabria per la sospensione dell’attività.

Altro episodio per i carabinieri della Compagnia di Bianco che hanno denunciato il titolare di un circolo ricreativo, che pur non essendo in possesso di titolo autorizzativo per la somministrazione di alimenti e bevande, ne aveva garantito la regolare apertura al pubblico.

Controlli più serrati in tutta la città di Catanzaro per verificare la corretta osservanza delle prescrizioni imposte a livello nazionale per l’emergenza coronavirus. Gli agenti della Polizia hanno effettuato un’attività di monitoraggio mirata alla verifica delle autodichiarazioni che devono essere compilate dai cittadini per motivare i propri spostamenti e presentate su richiesta delle autorità di sicurezza. Il presidio della Polizia locale è stato esteso anche ai venditori ambulanti di prodotti alimentari, con particolare riguardo alla zona ospedale, che non possono sostare nelle zone già vietate da ordinanze sindacali.

Sciacallaggio senza limiti a Cosenza, dove due uomini sono stati arrestati dopo avere svaligiato un ristorante cinese chiuso per il decreto relativo all’emergenza. I protagonisti dell’episodio sono due uomini, un 60enne ed un 30enne, già noti alle forze dell’ordine, arrestati per furto aggravato continuato. Approfittando dell’assenza di persone in giro, il 30enne, la scorsa sera, intorno alle ore 20, era entrato due volte all’interno del ristorante per rubare bottiglie di vino e viveri per un valore stimato in circa 800 euro. Quanto accaduto è stato denunciato, nella mattinata, dai proprietari ai carabinieri che si sono messi immediatamente sulle tracce dei responsabili. Nelle immagini del sistema di videosorveglianza si vedeva chiaramente che l’uomo, dopo aver forzato la porta d’ingresso, riempiva un carrello e cercava di portate vie quante più cose possibile, ritornando poco dopo per ripetere l’operazione.

Dopo la denuncia, il tentativo di svaligiare completamente l’esercizio commerciale non era ancora finito. I due sono infatti ritornati insieme per la terza volta, all’ora di pranzo, per prendere e ciò che non era stato possibile trasportare la sera prima. Questa volta, però, anche se il ristorante era chiuso, al suo interno vi erano i dipendenti che stavano quantificando il danno arrecato. Immediatamente, i gestori hanno avvertito i carabinieri ed il servizio di vigilanza privata che sono intervenuti sul posto. I due ladri hanno tentato la fuga, ma sono stati raggiunti, immobilizzati ed accompagnati in caserma dove sono stati dichiarati in arresto. il giudice del Tribunale di Cosenza ha convalidato gli arresti e disposto per entrambi i domiciliari.

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