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CATANZARO – L’inaugurazione dell’anno giudiziario a Catanzaro (LEGGI) ha permesso al procuratore capo Nicola di Gratteri di tracciare anche un bilancio delle attività portate avanti, a partire dalla volontà di dialogare con i cittadini.
Gratteri, in particolare, ha detto: «Invito ancora una volta i cittadini a continuare a venire in Procura, come sta avvenendo. Sapete che ogni settimana faccio ricevimento, ci sono ancora centinaia di persone da ascoltare e da sentire. Continuate a inondarci di denunce».
Una linea più volta ribadita dal procuratore durante i suoi interventi in pubblico e che ha permesso di cambiare pagina nella gestione degli uffici della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Per questo, Gratteri ha spiegato: «Quando sono arrivato a Catanzaro, il fascicolo più vecchio aveva 16 anni», adesso «abbiamo 206 pagine di elogio» degli ispettori ministeriali.
«A Catanzaro – ha aggiunto Gratteri – abbiamo l’elite di polizia giudiziaria, sono grato ai vertici delle forze dell’ordine (comandante generale dei carabinieri, comandante generale della Guardia di Finanza e capo della polizia) per la qualità degli investigatori che abbiamo in questo Distretto».
Facendo mostra di una relazione relativa all’esito dell’ispezione del ministero della Giustizia, Gratteri ha osservato: «In ultimo, voglio ringraziare il mio ufficio. Quando sono arrivato a Catanzaro, avevamo un arretrato di 16 anni, il fascicolo più vecchio aveva 16 anni: adesso, nell’arco di meno di quattro anni, abbiamo 206 pagine di elogio che gli ispettori del ministero hanno fatto alla Procura distrettuale di Catanzaro, quindi – ha concluso Gratteri – non finirò mai di ringraziare, dai commessi, ai dirigenti, ai funzionari e per ultimo i miei colleghi».
Gratteri ha poi voluto ringraziare «il presidente della Corte d’appello Introcaso perché ci è stato stato molto vicino: è grazie a lui che siamo riusciti a riorganizzare anche sul piano fisico una Procura degna di questo nome».
«Ringrazio il presidente della Corte d’appello – ha aggiunto Gratteri – per il sostegno che ci ha dato per la costruenda Procura di Catanzaro, i cui lavori sono in stato avanzato rispetto alla tabella di marcia, ma anche per quello che lui si è preoccupato di fare in questi giorni, e siamo stati già più volte ricevuti dal ministro, per la costruenda aula bunker: infatti dobbiamo preoccuparci della celebrazione dei processi nel Distretto di Catanzaro perché l’alternativa è l’aula bunker di Palermo. Lo ringrazio – ha concluso il procuratore – per la grande sensibilità che ha avuto, perché abbiamo portato proposte molto valide che il ministro ha prontamente accolto».
Il procuratore di Catanzaro è poi intervenuto sulle emergenze degli uffici: «Sul tavolo del Csm c’è l’aumento delle piante organiche. La raccomandazione è quella di prestare attenzione ai bisogni di questo Distretto, soprattutto per quanto riguarda i tribunali».
Gratteri ha poi rivolto «una preghiera al rappresentante del ministero. Sono tre anni che sono bloccate le tabelle delle sezioni di polizia giudiziaria. Noi a Catanzaro ne abbiamo in meno rispetto ad altre realtà. C’è una diatriba tra ministro della Giustizia e ministro dell’Interno perché ci sono procure che hanno 156 ufficiali di polizia giudiziaria in più, mentre procure come quella di Catanzaro che ne hanno 18 in meno. Sarebbe opportuno che ci si riunisse per discutere in modo che chi ha avuto di più restituisce a chi ha di meno».
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