Il murales di Kobra
2 minuti per la letturaIl murales dell’artista brasiliano con origini calabresi, Eduardo Kobra, ha trasformato un muro di San Pietro Magisano in un omaggio al tenore Luciano Pavarotti.
SAN PIETRO MAGISANO (CATANZARO)- L’arte di strada ha il potere di unire culture e generazioni, di trasformare muri grigi in tele colorate e di dare voce a comunità spesso dimenticate. Ne è un esempio lampante l’esperienza di San Pietro Magisano che, grazie al LuceFest happening giunto alla quinta edizione. Quest’anno, anche per merito dello street artist brasiliano Eduardo Kobra, al secolo Carlos Eduardo Fernandes Léo.
Quest’anno, il festival ha ospitato uno dei più grandi nomi della scena mondiale: Eduardo Kobra. L’artista brasiliano, noto per i suoi murales monumentali che celebrano personaggi storici e culturali. Ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore della Calabria, realizzando un’opera dedicata al tenore Luciano Pavarotti. L’opera si estende per una superficie di 100 metri quadri. Un omaggio che ha subito conquistato il pubblico e che, grazie alla diffusione sui social media, ha fatto il giro del mondo.
A distanza di qualche settimana dall’evento, Kobra ha voluto condividere con i suoi numerosi follower la sua esperienza a San Pietro Magisano e raccontare il murales di Pavarotti. Sui suoi canali social, l’artista ha pubblicato immagini e video del murales, sottolineando l’importanza di questo progetto e il profondo legame che lo unisce all’Italia. «Chiunque abbia visitato la patria dei propri antenati – ha scritto – sa quanto possa essere emozionante. Qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di visitare la Calabria, la regione italiana dove sono nati i miei bisnonni. Non solo ho conosciuto il luogo delle mie radici, ma lì ho anche lasciato il mio segno. A San Pietro Magisano, ho realizzato un murale raffigurante il tenore Luciano Pavarotti. Gli uccelli che escono dalla sua bocca – ha spiegato l’artista – sono ispirati alle specie brasiliane e simboleggiano la sua eredità, la sua musica, che ancora risuona liberamente e meravigliosamente in tutto il mondo».
«Lo spazio per questo murale – ha aggiunto Kibra – è stato offerto da Rita, una donna di oltre 80 anni, residente nella casa e ammiratrice di Pavarotti. Perché la scelta del grande tenore? A San Pietro Magisano che conta solo 300 abitanti oltre 60 residenti, un sesto circa della popolazione, suonano uno strumento musicale».
Entusiasta della performance di Kobra è Carmine Elia, direttore artistico di LuceFest. «Continuerò sempre ad essere grato a Kobra – ha detto Elia – per avere sposato il progetto del LuceFest. Andando incontro al nostro gruppo di volontari che, timidamente, gli si è accostato non immaginando di trovare così tanto calore. La speranza è che molti giovani credano nella possibilità di cambiare la realtà in cui vivono. stiamo dimostrando che è possibile e questo ci rende orgogliosi, con la certezza che LuceFest possa continuare ad attrarre le principali firme della street art mondiale».
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