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Addio “strategismo sentimentale”, è tempo di resilienza. Quando “l’Arcuri” torna a essere solo Manuela”.
L’artificio letterario non è mio, a tanto neanche nei miei peggiori incubi sarei riuscita a arrivare, ma di Manuela stessa, o della Arcuri in persona. Del suo ghost o meglio ancora dell’autore del biopic “Manuela allo specchio”.
Un libro su di me, ma per tutte voi, recita il comunicato stampa spedito urbi et orbi nell’etere dalla pagina ufficiale della bella moracciona di Latina. Attrice (eh).
L’opera prima è in vendita in tutti i reparti “libro” dei più noti, ma anche meno, ipermercati nazionali. Sì, sì vabbè, anche in libreria. Suppongo. Ancora non ho notizie di traslitterazioni internazionali, ma non poniamo limiti alla infinita cattiveria della Provvidenza.
Il cartonato, edito dalla Mental Fitness Publishing, autore Alfredo Formoso, alla modica cifra di euro 18, è fresco d’uscita, c’è tempo. L’opera, tratta di una storia vera, Manuela vs la sua vita, e affronta temi importanti come l’anti-aging. Rughe, in soldoni. (Sto citando, lo giuro. Nessuna ironia, se non involontaria) . Come, Manuela, lontano dai riflettori e dal photoshop, affronta il passare del tempo. In senso materiale. Immagino. Ma la cosa che più ha suscitato il mio altrimenti svogliato interesse è la vicenda legata alla resilienza. Dal latino resiliens, rimbalzare. Motivo per cui, comprerò il libro. Scoprire cosa ha fatto rimbalzare Manuelona nostra.
Ora e sempre resilienza, sarà il mio motto (Giusi Salis suggerì) o, meglio ancora, Resilienti, se non ora, quando? Ah, se vi avanzasse tempo e pelo sullo stomaco, vi consiglio un grande classico dell’uomo in ballerine blu elettrico e grosso fiocco in gros grain nero sopra, “Le regole del mio stile” di Lapo Elkann.
“Resistere non serve a nulla” ha ragione il Siti fresco di Strega. Il premio.
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