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In tutte le civiltà che l’uomo ha saputo creare sulla Terra il ruolo dei simboli è stato ed ancora fondamentale. E’ talvolta anche più importante dei fatti e delle persone. Naturalmente se volessimo discutere di approcci filosofici, teologici o semiotici, il discorso sarebbe lungo e complesso (per noi almeno). Ci perderemmo tra significato e significante, tra segni e allegorie. Per rimanere nello spirito di questo blog, ci limiteremo semplicemente a citare due (e mezzo) piccoli esempi di simboli minimi, a volte di un solo carattere, che hanno ruoli molto importanti nella vita di tutti noi. Simboli il cui significato è cambiato, e di tanto, nei secoli.
Il primo è il simbolo dell’asterisco (*), una stellina che ha molti usi e che inizialmente nell’antica Grecia, i filologi Aristofane di Bisanzio e Aristarco di Samotracia usavano per indicare le linee ripetute nell’Iliade e nell’Odissea. Alcuni secoli dopo, il teologo cristiano Origene Adamanzio usava lo stesso asterisco per indicare una cosa opposta: le omissioni nella traduzione greca del Vecchio Testamento. Da lì in poi l’asterisco fu usato come simbolo di qualcosa che manca o è nascosto, come accade oggi quando digitiamo una password sul nostro computer e vediamo apparire tante piccole stelline. In matematica e in informatica un * è usato anche per indicare la moltiplicazione. E’ anche un metacarattere, cioè un carattere jolly che in una stringa può sostituire altri caratteri. E’ facile notare come la sua importanza dopo più di due millenni non sia stata messa in discussione, anzi.
Un altro piccolo simbolo che oggi pochi ignorano è la @. Anche questo strano carattere ha una storia millenaria, ma la sua fama odierna è dovuta ad Internet e all’invenzione della email. Fu Ray Tomlinson, inventore della email, ad usare per primo la @ per separare il nome dell’utente dal nome del server negli indirizzi di posta elettronica. Lo fece perché questo originale simboletto non veniva usato nei nomi dei destinatari né in quelli dei server Internet di posta e quindi era un ideale separatore che non si sarebbe confuso con il resto del testo. Dopo quella prima email, la fama fu planetaria e oggi miliardi di @ riempiono le email che girano su Internet. Eppure prima della sua fama digitale, la @ fu usata per molti secoli a partire dal 600 quando i mercanti veneziani la usavano nei loro commerci come simbolo di misura di peso e capacità (rappresentava un’anfora di 10 o 16 litri). Tredici secoli dopo finì sulla tastiera di una macchina da scrivere per rappresentare un simbolo commerciale (“at a price of“) e da lì il passo fu breve verso i computer e Internet.
Ci fermiamo qui e limitiamo a questi due piccolissimi, ma straordinari, esempi il nostro microracconto su come i simboli e i loro diversi significati seguino gli uomini nella loro vita e nelle diverse civiltà. Altri casi simili si potrebbero raccontare.
PS: A proposito, quelli che sono angosciati dalle troppe email inutili e seccanti che ricevono quotidianamente, si sono mai chiesti perché l’enorme effluvio di posta elettronica perniciosa si chiama SPAM? Nella soluzione di questo piccolo enigma c’entra la carne in scatola, i Monty Python, e un prodotto statunitense che si chiama (guarda caso) “Shoulder of Pork and Ham”.
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