2 minuti per la lettura
I calabresi non meritano Alfredo D’Attorre, commissario regionale del Pd e neo deputato di
Catanzaro. Egli appare sprecato in Calabria. Il professore, intervenendo alla direzione del
partito, riunita per fare l’analisi del voto e per partorire gli otto punti che Bersani
conta di offrire al nuovo Parlamento in modo che si parli a nuora (il Parlamento) perché
suocera (Grillo) intenda, ha volato alto. Ha filosofeggiato mutuando il linguaggio
teologico: “porta scandent elenia”. Ha avuto, come gli altri, sette minuti a disposizione.
Pochi ma densi. Grondanti di sapienza.Ha esordito con «la declinazione del tema della responsabilità».
Rivolgendosi a Bersani ha aggiunto: «Oggi la responsabilità non può essere intesa come una giaculatoria, come un tic
puramente reattivo. Responsabilità significa guardare negli occhi la radicalità di quello
che è successo». Poi ha parlato di Eurozona, di Germania, di Francia. Uno statista.
Neppure una parola sulla Calabria e sul Mezzogiorno. Per questo Alfredo D’Attore appare
sprecato per la Calabria.
D’altra parte – recita un noto slang bolognese – “Bruciare la casa per vendere la cenere”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA