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E’ da quando in un suo giorno, di qualche anno addietro, vidi la luce venendo al mondo, che sono una sfegatata groupie di Settembre. Una sera ti addormenti che è estate piena e rischi di svegliarti in autunno. Per poi virare in una attempata primavera, con refoli estivi, e piombare in un prodromo d’inverno al tempo di uno sbattere di ciglia. Non sai mai cosa ti riserva.
Indefinito. Come me, appunto.
Sarà da questo che nasce la mia incapacità a descrivermi. O a decidermi chi sono. Cosa faccio, poi.
Mese di attese. Di cose, da fare e pensare. Programmi. Buoni propositi. Perché il vero di banco di prova è ora. In fondo gennaio è un mese di riparazione. Le faccende che non hai messo in cantiere, i non fatti, puoi sempre sperare di recuperali con l’anno nuovo. Gennaio è l’ancora di salvezza che ti viene concessa. La speranza a cui appigliarti se fallisci con i propositi andati a male. Alla faccia dei buoni.
Io, però, a questo settembre ho deciso di fare uno sgarbo, al posto dell’elenco dei buoni propositi ho deciso di stilare quello dei disattesi. I non chiusi, i non portati a termine, i mai iniziati dello scorso anno. Una sorta di memento vitae (che a “morì” c’è sempre tempo)
Inizio dal più attuale, lo scorso anno mi ero giurata che sarei andata a Venezia, alla mostra del Cinema.
E invece sono qui che mi dibatto nel triangolo Commenda-Castrolibero-Bisanzio.
Dieta, mai iniziata. Al contrario me so’ pure ulteriormente impallocchettata.
Palestra, a dire il vero non ci ho mai puntato davvero. Salvo pensieri fugaci.
Decidere in maniera definitiva del mio futuro. (Figuriamoci a mala pena sono in grado di discernere il presente).
Fare pulizia di persone infette. Nella vita e nei social. Sono all’anno mille. Ma in questo intendo recuperare.
Scrivere il pezzo della vita. Si, vabbè. Ca pu.
Sposarmi. (ehm)
Pensare a un fondo privato che possa un giorno fungere da pensione
Trasformarmi da cicala canterina in attenta formichina, o quanto meno procurami un cappottino per l’inverno
Leggere l’Ulisse di Joyce
Vedere per intero almeno un film di Malick
Iniziare a usare seriamente gli occhiali, che me sto a incecà del tutto
Smetterla di risponderla a pesantoni, moralisti, dispensatori di verità che al primo cenno di scontro mi danno della permalosa.
Smetterla di rispondere, in assoluto.
Non farmi più foto ai piedi (aaargh)
Signùr, l’elenco si fa lungo. E altri ne avrei. Mi sorge spontanea la domanda, cosa avrò fatto nel tempo in cui accumulavo tanti non fatti? Non mi rispondo.
baci baci
ps voi siete per i buoni propositi? E se sì quali i più gettonati?
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