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Ci sono cose, nel gioco del calcio, che appaiono prive di spiegazioni. Questo sport non è proprio una scienza esatta e può capitare di tutto. La dimostrazione di questa imprevedibilità la si è avuta nel recente torneo di Serie D. Ad un certo punto del campionato (precisamente alla 14ª giornata), il girone registrava un inedito duo al comando. A sorpresa, infatti, la classifica vedeva in vetta l’Acri del tecnico Ferraro (una neo promossa) e il Marsala allenato da Sciacca (ex allievo del Foggia di Zeman) e anche qui si trattava di una sorpresa, visto l’organico senza stelle e considerato che si era partiti per centrare la salvezza dopo la permanenza ottenuta l’anno prima ai play out.
In un campionato caratterizzato (e sarà così fino alla fine) da un andamento lento, Acri e Marsala hanno costituito le classiche outsider e per tutto il girone di andata hanno fatto sognare le proprie tifoserie, nonostante gli inviti di tecnici e dirigenti a volare bassi (e per quel che è successo alla fine torto non ne avevano!).
Alla fine del girone di andata la classifica era la seguente: Hinterreggio al comando con 31 punti, Acri al secondo con 29 e Marsala al terzo con 28. Nel girone di ritorno il buio. Totale, inatteso, inspiegabile per certi versi. L’Acri, infatti, ha collezionato una serie di ko e di gare sfortunate. Non arrivando i risultati, la testa probabilmente è andata altrove. E’ subentrata la paura di sbagliare e poi si sussurra anche di qualche problema economico, con rimborsi saltati e un conseguente malumore all’interno dell’organico. E non sono mancate le critiche verso il tecnico, la preparazione atletica, la squadra e pure le scelte operate in sede di mercato a stagione in corso. Fatto sta che nella fase discendente del torneo, l’Acri ha conquistato appena 14 punti, vincendo 4 gare, pareggiandone 2 e perdendone ben 11. Lo stesso numero di gare le ha perdute anche il Marsala, che ha fatto 2 vittorie e 4 pareggi, andando incontro ad un inesorabile declino.
Entrambe le compagini nel finale di stagione hanno pure cambiato tecnico, ma la scossa non è arrivata e sia Acri, sia Marsala, sono retrocessi ai play out, con i calabresi incapaci di sfruttare il piccolo vantaggio del ritorno in casa. Resta, pertanto, un’amarezza infinita per una retrocessione per certi versi inspiegabile, per due squadre che nel girone di andata erano state fra le protagoniste e che sono passate dalla gioia alle delusione. E adesso ripartire, dopo questa botta, non sarà facile, anche se resta in piedi l’ipotesi ripescaggio.
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