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La domanda sorge spontanea. A vedere la classifica (la capolista viaggia ad una media inferiore ai due punti a partita) in tanti parlano di un torneo fra i più mediocri dell’ultimo ventennio. Mai, infatti, nel girone I di Serie D, si era registrato un andamento lento di queste proporzioni, con l’Hinterreggio al comando con una media di 1,86 punti a partita. Chi parla di campionato mediocre si affida ad altri numeri a sostegno della propria tesi. Fra questi il fatto che la prima della classe abbia incassato 28 gol (ossia un centro a partita) e che ne abbia segnati 46 (media di 1,64): un ruolino che, negli anni passati, valeva la media-alta classifica, non certo il primato. Ed ancora: la Nuvla San Felice (partita per salvarsi, ma capace di fare più punti di tutti nel girone di ritorno) è seconda in graduatoria, a -6 dal primo posto, pur avendo perduto ben 9 partite. Il fatto che ci siano, poi, solo 12 punti di distacco fra la zona play off e quella play out, rafforza ancora di più questa teoria. Tra l’altro è da aggiungere che l’Hinterreggio è rimasta al comando pur avendo perduto tre gare su quattro, prima del doppio exploit contro Licata e Battipagliese. Indubbiamente è un torneo anomalo rispetto al passato. Non ci sono “super corazzate” che viaggiano a ritmi impressionanti. L’anno scorso l’attuale punteggio della capolista, alla 28ª giornata, valeva appena il quarto posto. L’Hinterreggio ha pagato la mancanza di un bomber prolifico, da venti gol a stagione, ma ha mandato a segno ben 17 calciatori e non è certo colpa sua se dietro nessuno è riuscito ad imprimere il ritmo giusto. A turno, infatti, Cosenza e Messina, Adrano e Palazzolo, ma anche Battipagliese, Acri e Licata, hanno praticamente fatto a gara a chi andava più lento. E nessuno ha saputo approfittare del piccolo momento di crisi dell’Hinterreggio (che nell’arco di un campionato ci può stare), per via del distacco in precedenza accumulato in classifica. Allo stesso tempo a parte l’Interpiana, non ci sono squadre materasso, per cui ogni domenica le insidie non mancano, fermo restando che da certi organici, tipo quello del Cosenza, era lecito attendersi molto di più. Torneo mediocre, insomma, o equilibrato? Diciamo che valgono entrambe le ipotesi. Sicuramente è un torneo anomalo, di livello inferiore rispetto alle ultime edizioni. Chi lo vincerà lo avrà meritato, ma le altre dovranno solo mordersi le mani.
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