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La svolta di una stagione è questione di attimi. E il destino ci mette del suo. L’espulsione di Pizzutelli a Isola Liri, con relativa squalifica per tre giornate, ha aperto le porte del campo a Davide Miocchi. Che quella maglia non se l’è più tolta di dosso. L’ex attaccante dello Spezia, adattato da Marra a centrocampo, viaggia su standard di rendimento elevatissimi al punto da essere considerato uno dei migliori interpreti del ruolo per la categoria.
Non male per uno che nel calcio dei grandi non aveva ancora debuttato.
Sono molto contento di essere arrivato a Potenza per cimentarmi con un campionato dall’elevato coefficiente di difficoltà. Qui ogni partita è una battaglia, anche contro l’ultima in classifica. Nella Primavera invece una grande squadra può tranquillamente battere una piccola sei o sette a zero.
Qualche rimpianto per non aver proseguito il tuo percorso a La Spezia?
Vengo da una bella stagione, nella quale ho realizzato 13 gol contribuendo agli ottimi risultati raggiunti. Con mister Fabio Gallo siamo arrivati alla semifinale del Torneo di Viareggio e alle final eight in campionato. Nell’ultimo periodo mi sono allenato anche spesso con la prima squadra. Sono rimasto sorpreso e certamente deluso quando non mi è stato rinnovato il contratto, ma guardiamo avanti.
E a Potenza come ci sei arrivato? Sappiamo che il tuo ex compagno di squadra Catellani ha messo una buona parola.
Andrea è un giocatore importante che ho avuto modo di apprezzare. In ogni caso, per l’operazione devo ringraziare il mio procuratore Daniele Martinetti e Simone Grillo, che da consulente di mercato ha voluto fortemente che io arrivassi qui e continua a seguirmi con attenzione ogni giorno.
E Marra ti ha subito cambiato ruolo. Come ti trovi da mezzala?
Rispetto ai ruoli d’attacco bisogna prestare più attenzione alla fase difensiva e non si può mollare mai un attimo. Ma ci sto provando gusto, perché amo lavorare duramente e apprendere nuove cose anche durante la settimana. Nasco attaccante esterno, ma nella passata stagione ho giocato spesso da trequartista e questo mi aiuta oggi a saper stare in mezzo al campo. Il mister mi dà gli stimoli giusti e mi ha fatto capire che nel calcio moderno più ruoli sai fare e più fai strada. Il gol non mi manca, ma se dovesse arrivare certo non mi dispiacerebbe.
Hai visto il Francavilla in coppa, ma il campionato sarà tutt’altra storia. Che partita ti aspetti?
Non conosco nei singoli la squadra di Lazic ma me ne hanno parlato bene, sono competitivi per il vertice e già mercoledì hanno dimostrato il loro valore. Ci teniamo a riscattare l’eliminazione dalla coppa regalando ai nostri tifosi una bella soddisfazione nella partita più importante. Ma sappiamo che sarà dura.
Dove può arrivare questo Potenza?
Mi rendo conto che siamo una buona squadra e che ci sono ancora ampi margini di miglioramento, conosco però ancora poco questo campionato per capire quali possono essere gli sviluppi anche per le squadre che oggi ci precedono in classifica. In ogni caso, vedo la società motivata a far bene. Io sono tra i più giovani e non devo avere tanti pensieri per la testa, se non quello di provare a dare il meglio di me in ogni partita.
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