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MATERA – La stagione in B1 della Pallavolo Matera termina ancor prima di iniziare.
I dubbi che avevamo sollevato nei giorni scorsi su queste colonne circa l’immobilismo della Pallavolo Matera hanno trovato risposte e, purtroppo, conferme nella conferenza stampa indetta ieri mattina da Vito Gaudiano presso la sede di Openet.
La squadra materana non parteciperà al prossimo campionato e il tutto sarà comunicato ufficialmente alla Fipav dal massimo dirigente del sodalizio pallavolistico della città dei Sassi nelle prossime ore.
«La mia società ha compiuto tutti gli sforzi necessari per garantire una continuità, provvedendo all’iscrizione alla B1 – ha spiegato Vito Gaudiano durante la conferenza stampa a cui era presente, oltre ai giornalisti, anche Vittorio Suglia in qualità di uditore – con il solo aiuto di Michele Plati con il Sicomoro, a cui va il mio grazie. Il mio ringraziamento va anche a quei collaboratori che, con spirito di volontariato, mi hanno dato una mano in questa avventura. Ma tutti questi sforzi non hanno trovato supporto dall’esterno. Mi riferisco sia alla precedente che all’attuale amministrazione comunale, alla quale avevo chiesto la gestione del PalaSassi, senza avere alcuna risposta. Anzi solo qualche giorno fa ci hanno comunicato che il PalaSassi sarà aperto fino al prossimo 30 settembre perchè non è ancora certo chi gestirà l’impianto successivamente. Quando mi riferisco alle istituzioni comprendo anche la Regione perchè non ha definito in maniera chiara il “Piano regionale dello sport”, non dandoci quelle certezze tali da attivare i vari processi di programmazione e gestione. Queste sono le situazioni esterne che mi hanno portato a questa decisione. Poi ci sono anche situazioni interne – continua Gaudiano – come la creazione di un nuovo soggetto sportivo che mi ha permesso, allo stesso modo, di decidere di lasciare l’attività più serenamente, certo che la disciplina in città resta attiva anche grazie a questo nuovo soggetto che permetterà di non abbandonare totalmente il settore giovanile. Non nascondo che questa decisione avrà anche delle ripercussioni di carattere economico: perdiamo i soldi dell’iscrizione, i soldi della cauzione, i soldi di un contributo di 10 mila euro che sarebbe arrivato proprio perchè c’eravamo iscritti ad un campionato inferiore.
Ma con questo non voglio dire che le ragioni di questa decisione sono di carattere economico, anzi.
In realtà c’è anche una stanchezza personale, perchè queste cose non si fanno per avere visibilità, ma perchè si ha il piacere di farle. Magari in futuro potrà dare nuovamente il mio contributo al movimento. Non nascondo che nei giorni scorsi ho ricevuto chiamate anche da altre piazze per cercare di coinvolgermi in altri progetti. Ma sono arrivato al capolinea, non mi resta che ringraziare tutti, senza aprire alcuna polemica perchè è sempre stato nostro intento aggregare e non disperdere le forze».
Vista la presenza di Vittorio Suglia durante la conferenza stampa, è stato spontaneo chiedere a Gaudiano di una eventuale collaborazione tra la sua società e la neo nata Volley Matera: «La disponibilità è totale. Il titolo sportivo è qui a disposizione, posso cederlo a titolo gratuito».
Poi Gaudiano conclude ribadendo il concetto: «Abbandono per stanchezza e disattenzione. Così non si mettono le società sportive nella possibilità di lavorare al meglio. Ho dato il mio contributo, non escludo un futuro coinvolgimento. Ma ora mi fermo qui. Mi dispiace per i tifosi e per gli appassionati di questa disciplina».
Quindi, dopo un tira e molla durato un’intera estate, viene scritta la parola fine su un’altra pagina di sport di Matera e della Basilicata. Sempre più spesso ci troviamo a raccontare di questi epiloghi e lo facciamo sempre più a malincuore. Ma anche questo fa parte del ruolo del cronista. La Pallavolo Matera “chiude” dopo una parabola che l’ha portata a vincere il campionato di B2, quello di B1 e a conquistare per tre volte la permanenza in A2. Poi la decisione di scendere di categoria, fino a ieri quando si è deciso di chiudere definitivamente i battenti. Un peccato.
a.mutasci@luedi.it
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