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POTENZA – Quasi quattro milioni di euro. E’ quanto hanno speso i lucani in scommesse sportive nei primi due mesi del 2015. Un dato non eclatante considerando le medie nazionali, ma comunque di rilievo in tempi di crisi.
Il report diffuso dall’Agenzia Dogane e Monopoli – e poi elaborato dall’agenzia specializzata Agipronews – si riferisce alle sole scommesse sportive effettuate in agenzia, escludendo quindi l’on line. Netta la differenza tra le due province: nel potentino tra gennaio e febbraio sono stati raccolti oltre tre milioni di euro in 44 punti vendita, mentre in provincia di Matera 27 agenzie hanno raccolto poco più di 830mila euro.
Numeri piccoli, in ogni caso, se confrontati con i dati nazionali: Napoli si conferma la città dove si è giocato di più, con ben 88,9 milioni di euro di puntate. Completano il podio, a distanza significativa, Roma con 38.8 milioni e Milano con 29.2. In entrambi i mesi in esame, è stata invece Bolzano la provincia dove la giocata media per punto raccolta è stata più alta (circa 134mila euro per agenzia). Seguono Fermo (118mila con 25 punti) e Isernia (113mila su nove agenzie).
Preoccupa invece, perché in controtendenza, il dato che vede la Basilicata tra le regioni dove gli scommettitori-studenti (quindi ritenuti a rischio) superano la media nazionale.
Lo fa sapere il Cnr di Pisa, nell’ambito di uno studio che riguarda il consumo di alcol e il gioco d’azzardo su un campione di oltre 30mila studenti italiani. «I risultati delle campagne finalizzate alla prevenzione della dipendenza da gioco sono incoraggianti», fa sapere Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr.
In Italia nel 2014 hanno giocato d’azzardo almeno una volta 900mila studenti, contro gli 1,1 milioni del biennio 2009-2011. Ma la percentuale di giocatori a rischio resta superiore alla media nel Lazio, in Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia. Di questa rilevazione fanno parte anche le scommesse sportive on line e i “Gratta e vinci” e le slot machine.
Twitter @pietroscogna
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