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E’ assolutamente evidente che se, all’improvviso, su un giornale tanto prestigioso quanto Repubblica, viene fuori la storia del calciatore lucano Simone Zaza che la notte non dorme pensando al Milan, della raccomandazione del consigliere regionale di Centro Democratico Nicola Benedetto, dell’intercessione verso Silvio Berlusconi del senatore lucano Cosimo Latronico, qualcuno possa quantomeno giudicare inopportuno il tenore delle frasi pronunciate.
In particolare se per quel calciatore, nel prossimo mese di luglio saranno sborsati 15 milioni di euro, per il trsferimento dal Sassuolo, dove oggi gioca.
La smentita di Antonio Zaza, il padre di Simone, uno dei talenti più prestigiosi del calcio italiano, originario di Metaponto, non si è fatta attendere già dalle prime ore della giornata di ieri: «Non sappiamo chi sia Benedetto, nè tantomeno conosciamo il senatore Latronico. Sappiamo che qualsiasi cosa si muova attorno al nome di Simone, in questi giorni, può fare notizia, ma di qui a raccomandarsi attraverso persone che oltretutto non conosciamo per giocare nel Milan, ce ne passa. Quindi smentisco categoricamente quello che è apparso sui giornali in questi giorni».
Ci sta, sta nel modo di agire di un mondo, quello del calcio, che è del tutto particolare e nel quale si smentiscono prontamente anche le notizie di mercato più scontate.
Ma in questo caso il padre di Zaza (pur dicendo di non conoscere Benedetto che è un suo concittadino) non fa altro che rafforzare un concetto che è già noto: suo figlio in estate finirà alla Juventus. Non ci saranno sogni nel cassetto che tengano o che possano far orientare differentemente un’operazione già conclusa, anche per un talento del calcio e per uno che sarà certamente oggetto di altre grosse offerte anche dall’estero e vere e proprie aste di mercato prossimamente.
E non è da escludere, in questa circostanza particolare, cioè quella di una raccomandazione politica, che lo smentire categoricamente la storiella raccontata dall’esponente di Forza Italia non sia stata proprio dettata dall’entourage bianconero che per il ragazzo di Metaponto ha già messo da parte il suo “tesoretto” per l’investimento decisamente oneroso.
Per cui solo provare a immaginare di mostrare come fiore all’occhiello del mercato venturo della Vecchia Signora un attaccante che ama Van Basten (simbolo rossonero) e che non dorme la notte al solo pensiero di vestire la maglietta del Milan, una delle rivali di sempre della Juventus, darebbe un po’ fastidio.
Basti ricordare le proteste da parte dei tifosi che hanno condito l’insediamento di mister Allegri, pure lui ex milanista, in panchina al posto dell’amatissimo Antonio Conte la scorsa estate, per farsi un’idea di quanto – con ogni probabilità – l’uscita di Latronico sulle colonne di Repubblica possa essere stata considerata di dubbio gusto dall’entourage bianconero.
Gli Zaza, quindi, tengono a precisare che loro sono del tutto fuori da questa storia, e non hanno fatto nulla nè per crearla, nè per montarla giornalisticamente.
Le considerazioni sul fatto che, in fondo in fondo, è pur sempre un bene che si parli del talentino lucano piuttosto che il contrario, le lasciano ad altri. Simone in questo momento, anche per tornare al gol che in campionato manca dalla prima giornata, ha bisogno di serenità e di non sentire pressioni di nessun genere intorno a sè.
E poi, francamente, non pensiamo sia possibile che un calciatore che è già nel grande giro, compresa la Nazionale, abbia la necessità di farsi raccomandare per una destinazione sportiva.
Resta la conferma, al netto delle interrogazioni parlamentari persino frequenti negli ultimi tempi, che comunque sia la politica il suo zampino in tutte le cose del mondo, pallone compresa, lo va sempre a mettere, magari anche dimenticando questioni più urgenti.
a.pecoraro@luedi.it
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