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Beni mobili e immobili per un valore totale di circa 1,2 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a Peppino Maglione, imprenditore nel settore degli autotrasporti e presidente dell’As Melfi, società che parteciperà al prossimo campionato di calcio di Lega Pro. Maglione è indagato per non aver versato l’Iva. Il decreto di sequestro cautelare è stato emesso dal gip di Potenza nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano.
In ogni caso, Maglione ha subito voluto tranquillizzare i sostenitori gialloverdi spiegando in una nota come l’indagine non riguardi né l’As Melfi né la sua azienda.
“Preciso che il debito tributario fa riferimento a una società di cui non sono più socio né amministratore da anni. – ha dichiarato l’imprenditore melfitano – Il provvedimento della procura è solo un atto dovuto in quanto conseguente a una richiesta in tal senso da parte dell’Agenzia delle Entrate. Contesto la legittimità del sequestro cautelare e ho già dato incarico ai miei legali a proporre immediata impugnazione al tribunale del riesame. Sono assolutamente sereno e fiducioso nell’operato della magistratura in considerazione della palese infondatezza del provvedimento di sequestro. Preciso, infine – si legge a conclusione del comunicato – che il suddetto provvedimento cautelare riguarda esclusivamente me come persona fisica e non incide sulla operatività di nessuna delle società (Maglione Srl logistica e trasporti, As Melfi Srl) di cui sono amministratore”.
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